Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Il film esamina la vita e la carriera della fotografa e attivista Nan Goldin e i suoi sforzi contro Purdue Pharma, di proprietà della famiglia Sackler, responsabile dell'epidemia di oppioidi. Goldin, una nota fotografa il cui lavoro ha spesso documentato le sottoculture LGBT e la crisi dell'HIV/AIDS, ha fondato il gruppo di difesa P.A.I.N. (Prescription Addiction Intervention Now) nel 2017 dopo la sua dipendenza da Oxycontin e un'overdose quasi fatale di fentanyl. P.A.I.N. prende di mira specificamente musei e altre istituzioni artistiche per ritenere la comunità artistica responsabile della sua collaborazione con la famiglia Sackler e del suo ben pubblicizzato sostegno finanziario alle arti. Dopo le attività di P.A.I.N., la maggior parte dei musei presi di mira ha reciso tutti i legami con la famiglia Sackler e nel 2021 Purdue Pharma ha dichiarato bancarotta. Il film è strutturato in sette capitoli, ognuno dei quali inizia con una sequenza fotografica o un filmato d'archivio di un periodo della vita di Goldin e poi passa al filmato delle sue recenti proteste con P.A.I.N. La presentazione di fotografie d'archivio ricorda il lavoro di Goldin nella creazione di presentazioni o serie di fotografie, come The Ballad of Sexual Dependency. I filmati delle dimostrazioni di P.A.I.N. includono la sua prima protesta del 2018 al Temple of Dendur del Metropolitan Museum of Art, nonché dimostrazioni simili al Louvre e al Guggenheim Museum. Goldin è la narratrice principale del film, con interviste aggiuntive di collaboratori come il giornalista Patrick Radden Keefe e il membro di P.A.I.N. Megan Kapler. (Wikipedia)
Di Laura Poitras abbiamo già parlato diffusamente, una documentarista capace e soprattutto, sempre capace di raccontare storie di ampio respiro, ma sempre attualissime, da angolazioni particolari. Anche stavolta non fa eccezione: sulla vicenda abbiamo avuto tante informazioni, e anche tanta fiction, ma la regista riesce a dare un taglio particolare ad una vicenda dolorosissima, che ha coinvolto e sconvolto tante vite.
We have already spoken extensively about Laura Poitras, a capable documentary maker and above all, always capable of telling stories of wide scope, but always very current, from particular angles. This time is no exception: we have had a lot of information on the story, and also a lot of fiction, but the director manages to give a particular slant to a very painful story, which has involved and upset many lives.
Nessun commento:
Posta un commento