Giudizio sintetico: capolavoro (4,5/5)
A Berlino, un gruppo di bambini sta giocando a un gioco a eliminazione nel cortile di un condominio, cantando una canzone su un assassino di bambini. Una donna apparecchia la tavola per il pranzo, aspettando che sua figlia torni a casa da scuola. Un poster della polizia avverte di un serial killer che caccia i bambini, mentre i genitori ansiosi aspettano fuori da una scuola. La piccola Elsie Beckmann lascia la scuola, facendo rimbalzare una palla mentre torna a casa. Viene avvicinata da Hans Beckert, che fischietta "Nell'antro del re della montagna" di Edvard Grieg. Si offre di comprarle un palloncino da un venditore ambulante cieco, cammina e parla con lei. Il posto di Elsie a tavola rimane vuoto, la sua palla viene vista rotolare via su una macchia d'erba e il suo pallone si perde tra i fili del telefono in alto.
Ispirato ad alcuni fatti di cronaca tedeschi, ambientato a Berlino nonostante la fuorviante traduzione italiana del titolo, primo film del regista austriaco naturalizzato statunitense ad avvalersi del sonoro, uscito in Italia quasi 30 anni dopo per mancanza del visto da parte della censura, difficile descrivere la bellezza e la complessità di un film che certamente, si può definire un capolavoro. Simbolismo, dilemmi etici, tecnica ai livelli massimi per l'epoca.
Inspired by some German news events, set in Berlin, the first film by the Austrian naturalized American director to make use of sound, released in Italy almost 30 years later due to lack of a visa by the censors, difficult to describe the beauty and complexity of a film that can certainly be defined as a masterpiece. Symbolism, ethical dilemmas, technique at the highest levels for the time.
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