Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Nel 1966, durante la guerra del Vietnam, l'analista militare del Dipartimento di Stato americano Daniel Ellsberg accompagna le truppe americane in combattimento, documentando i progressi militari per il Segretario alla Difesa Robert McNamara. Sul volo di ritorno, McNamara dice a Ellsberg e William B. Macomber che la guerra è senza speranza. Ai media, tuttavia, dice di credere nello sforzo bellico. Sentendo questa brusca svolta, Ellsberg rimane disilluso. Anni dopo, in qualità di appaltatore/consulente militare civile che lavora per la RAND Corporation (una organizzazione di ricerca militare di difesa), Ellsberg copia migliaia di pagine di rapporti riservati che documentano il coinvolgimento decennale del paese in Vietnam, a partire dall'amministrazione Truman. Poi li fa trapelare al New York Times, tramite il giornalista Neil Sheehan.
Non sono capolavori, ma ogni tanto film come questo fanno bene. Un cast corale impressionante, una storia vera che fa molto riflettere sulla trasparenza mancata di quella che una volta era una delle due superpotenze, e sulla necessità di un giornalismo libero e coraggioso, a prescindere dal rispetto per il proprio Paese.
They are not masterpieces, but sometimes films like this do well. An impressive choral cast, a true story that makes us reflect on the lack of transparency of what was once one of the two superpowers, and on the need for free and courageous journalism, regardless of respect for one's country.
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