No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20071113

Costa Rica + Nicaragua nov 07 - 6

mellow yellow
Siccome so che a qualcuno non interessa quello che mangio, ma magari ad altri si, saro' breve. Ieri sera siamo entrati in un ristorante che diceva di essere vegetariano, con cucina asiatico-latina. Bene, c'era un solo piatto vegetariano nel menu, e faceva cagare. Daniela ha mangiato (anche il mio) dopo di che siamo andati a mangiare una pizza (io).

Oggi escursione sfortunata alla Laguna de Apoyo. Ce l'avevano descritta come lo specchio d'acqua piu' limpida del paese, e probabilmente e' cosi', ma la giornata inizia con qualche goccia di pioggia e continua peggio, l'acqua si infittisce e non riusciamo ad apprezzare il tutto. Il posto e' in riva a questo grande cratere (6 km di diametro) vulcanico diventato lago, c'e' un ostello "gemellato" con quello dove alloggiamo a Granada, siamo ospiti dalle 10,30 alle 16,30 in questa specie di veranda vista lago/cratere, kayak a disposizione, sedie di legno e sedie "sospese" (appese, per essere piu' precisi, alle travi che sostengono il tetto in foglie di palma), un bar, possibilita' di pranzare, di fare il bagno, ma il tempo non ci aiuta. L'entusiasmo si spegne, siamo noi, altre due coppie, una olandese e una australiana, e un serioso ma affabile californiano, Cameron, con i quali scambiamo quattro chiacchiere in inglese; chiacchiere che si estendono alla ragazza che ci fa da guida, Danelia (non e' un errore di battitura), e al ragazzo che sta al bar, Joel. La dueña (per chi si fosse perso le puntate latinoamericane precedenti, dueño vuol dire padrone, gestore) dell'ostello e' una canadese, Anne, che dice di non rimpiangere per niente il suo paese natale, ma palesa una certa insofferenza nei confronti della voglia di lavorare del popolo nicaraguense, che, dice a Daniela, e' inversamente proporzionale alla loro simpatia e onesta'. L'ostello e' impressionante in quanto a bellezza, una specie di casa su 3 livelli, quasi elegante nella sua spartanita' al livello della strada, simpatico quanto rustico nei livelli inferiori (fino alla "spiaggia"), mozzafiato in quanto a luogo-dove-e'-ubicato.
Un vero peccato, con il sole questo posto deve essere davvero spettacolare. Mi viene un po' di rabbia ripensando a come ce lo avevano descritto un gruppo di studenti statunitensi ieri sera, quando ci avevano visto leggere attentamente dell'escursione davanti alla bacheca dell'ostello. Uno spaccato non so quanto esplicativo della gioventu' a stelle e striscie. Fracassoni, con la camminata stanca e falso-sballata i ragazzi, piiuttosto maleducati tutti, non ce n'e' una che non sia sovrappeso fra le ragazze.

E adesso, per la serie corso di lingue, prima di tutto una mia battuta rivolta alla coppia australiana, durante il pomeriggio nuvoloso:

A perfect day for a Nick Cave's song.....a little bit sad but full of hope!

Ma la chiusura la voglio dedicare alla scritta che ha ispirato il titolo del post (tra l'altro, un titolo di una canzone che ho tirato fuori dall'archivio della memoria non ricordando di chi era, dopo di che google mi ha rinfrescato la mente). Era nel bagno, come detto spartano e bellissimo, dell'ostello Crater's Edge, teso al risparmio dell'acqua (inoltre, forse non tutti tra voi sanno che in Centro e Sud America la carta igienica non si butta nel cesso e poi si tira lo sciacquone, bensi' si butta in un secchio di solito adiacente alla tazza, non ho mai capito perche', forse per la piu' bassa pressione dell'acqua dello scarico). Dunque, la scritta bilingue, ma non si tratta, badate bene, di una traduzione letteraria, bensi' di una traslazione davvero divertente e allo stesso tempo poetica.

If it yellow, let it mellow
If it brown, flush it down

Amarillo es tranquilo, pero el cafe' se fue

Capolavoro. Assolutamente.

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