Animal Heart - Nina Persson (2014)
Ve l'avevo già detto che amo questa donna? Credo di si. Detto questo, nonostante quello che leggete sulle cosiddette riviste specializzate, i Cardigans non sono ufficialmente sciolti, anzi, si sono riuniti nel 2012 e sono stati in tour fino al dicembre 2013. Quindi, non disperiamo.
Storia a parte, Nina sa il fatto suo, e ce lo ha dimostrato con i due dischi con il monicker A Camp; questo Animal Heart, però, è il suo vero e proprio debutto a suo nome.
E com'è? Carino. Solo carino? Non proprio. Anzi, devo ammetterlo: non caverete mai un'opinione imparziale ed equilibrata da me su di lei, su una cosa che fa o su una cosa che canta. Avete presente quando si esagera e si dice di qualcuno che potrebbe pure leggere l'elenco del telefono, e sarebbe sexy o interessante ugualmente? Ecco, per me vale quando Nina Persson canta: potrebbe, nei suoi testi, anche cantare l'elenco del telefono di Stoccolma, o di Orebro (dov'è nata), per me farebbe lo stesso. Sfortunatamente, per il mio cuoricino infranto, ha pure il vizio dannato di cantare cose d'amore, ed usare frasi fatte scontatissime come "Oh baby, why did you leave me? Didn't you need me?" come in Dreaming of Houses, oppure cose anche estremamente divertenti come "He was my Sandinista/And my royal bum/And then I fell for him/And that was the end" in The Grand Destruction Game, ottimo titolo tra l'altro. La musica è pop raffinato, adulto, intelligente, spruzzato di elettronica, ma non dimentica da dove proviene: sempre, e comunque, dal rock.
Insomma, che vi devo dire: quando ho ascoltato per la prima volta il singolo, guardando l'annesso video che vi allego, l'ho trovata, oltre che sciupata (lei), una canzoncina poco incisiva (la canzone che dà il titolo all'album); adesso, solo dopo qualche ascolto (diciamo una cinquantina), non vorrei più smettere di ascoltarlo (ma mi tocca, ché voi people volete sempre di più). Probabilmente, se non avete tutto questo amore viscerale, questo enorme e probabilmente immeritato rispetto per Nina (che, tanto per dirvi, l'unica volta che l'ho vista dal vivo, se ne andò dopo 5 dico cinque canzoni perché aveva un abbassamento di voce, e ci lasciò lì tutti col coso in mano), ci sta che troverete questo disco niente di che.
Magari no. Siete curiosi? Sapete come fare...
Del resto, come dice sempre lei nella japanese bonus track Sometimes (deliziosa, by the way), "Don't let girls get you down/They're just beautiful".
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