True Detective - di Nic Pizzolatto - Stagione 1 (8 episodi; HBO) - 2014
1995, Vermilion Parish, Louisiana, USA. Martin Hart (Marty) e Rustin Cohle (Rusty) sono una coppia di detectives della polizia locale, e si trovano ad indagare sull'omicidio brutale, con tanto di ritrovamento del cadavere "spettacolare", della giovane Dora Kelly Lange, ex prostituta. I due, come coppia lavorativa, sono relativamente nuovi. Marty è uno dei più esperti del luogo, è un compagnone, benvoluto da tutti alla centrale; ha una moglie giovane e bella, due figlie apparentemente adorabili. Rusty, seppure anche lui uomo del sud, è "piovuto" lì da chissà dove, nasconde un passato oscuro, è scostante, supponente perfino, ha un metodo di lavoro mai visto e che fa sorridere (viaggia sempre con un quadernone dove si appunta qualsiasi cosa), e si fa odiare da tutti in poco tempo; solitario, ai limiti dell'asocialità. Sono entrambi ottimi investigatori, probabilmente Rusty ha una marcia in più, ma Marty, inizialmente perché deve farci coppia, dopo perché si affeziona a questo strano ma affascinante uomo, è l'unico che lo sopporta.
Rusty è convinto che Dora Kelly Lange sia vittima di un assassino seriale, che potrebbe aver mietuto prima di lei numerose vittime. Marty è scettico. Ma la testardaggine e l'intuito di Rusty riesce a legare la vittima almeno ad un'altra bambina, Marie Fontenot, scomparsa cinque anni prima.
Nel 2012, diciassette anni dopo, scopriamo che un'altra coppia di detectives, Papania e Gilbough, stanno "intervistando" Marty e Rusty separatamente, sui fatti del 1995 e sulle indagini susseguenti, ma l'impressione è che vogliano arrivare ad altro. Da queste interviste scopriamo, pian piano, che tra i due è accaduto qualcosa, e che Rusty ha lasciato la polizia, diventando barista in un luogo dimenticato da chiunque, ed esercitando quasi razionalmente il suo alcolismo.
Ecco, cominciamo col chiarire alcuni punti evidenti, cose che facevano già partire True Detective da un gradino più alto, ma di conseguenza anche con delle aspettative di gran lunga maggiori rispetto ad un'altra qualsiasi serie tv. Marty è interpretato da Woody Harrelson e Rusty da Matthew McConaughey: già con questo, capite di cosa stiamo parlando. Non solo: di True Detective sulla HBO si parlava già da almeno due anni.
Fin qui, le cose che già si sapevano. Procedo con quelle che sapevo meno: Pizzolatto, creatore e sceneggiatore di tutti e otto gli episodi, è uno scrittore piuttosto apprezzato, autore di un libro (Galveston) e diversi racconti, tutti sul genere noir, e sceneggiatore di un paio di episodi di The Killing. Cary Joji Fukunaga, che ha diretto tutti gli episodi, è un giovane regista che avevamo avuto modo di apprezzare molto col suo Jane Eyre del 2011, e con Sin Nombre del 2009 (ancora meglio), e che dopo questa prima stagione di True Detective si candida come uno dei miei registi preferiti, sicuramente da seguire, come già avevo fiutato dopo aver visto Sin Nombre. Adam Arkapaw, direttore della fotografia, ha fatto un grandissimo lavoro su questa serie, e (questo non c'entra naturalmente) la sua fidanzata è nientemeno che Elisabeth Moss (Peggy di Mad Men). La colonna sonora, a parte la sigla (by the way, molto molto bella pure visivamente) Far From Any Road dei The Handsome Family, è eccezionale, e non poteva essere altrimenti dato che è stata curata da T Bone Burnett.
Detto tutto questo, e chiarendo che anch'io, come molti fan (la serie non ha avuto problemi a fare proseliti in pochissimo tempo), sono rimasto un po' così davanti al season finale, ma che, per una mia personale convinzione (il finale difficilmente è una roba facile da scrivere, specialmente se hai creato una cosa devastante prima), non sono assolutamente insoddisfatto da True Detective, anzi, questa serie, come detto attesa da qualche anno, è stata decisamente all'altezza delle aspettative.
Probabilmente perché personalmente non sono uno particolarmente attirato dal noir (ma non disdegno affatto, come potete constatare leggendo questo blog, il genere), e non sono neppure di quelli che si mette a tentare di risolvere l'intreccio, o che sta meticolosamente attento ai dettagli e agli indizi, mi sono goduto totalmente questo bellissimo serial dalle atmosfere southern interpretato da due attori che probabilmente sono tra i, la butto lì, cinque migliori sulla piazza attualmente, che gigioneggiano costantemente sullo schermo, entrambi totalmente calati nelle loro rispettive e diversissime parti, gareggiando a chi ce l'ha più lungo o a chi piscia più lontano, circondati da caratteristi fenomenali (Michelle Monaghan, Kevin Dunn, Jay O. Sanders, Shea Whigham, Michael Harney, ci metterei anche Lili Simmons ma lei è destinata a non "rimanere" una caratterista: occhio, ha appena 21 anni), ma sulle cui portentose spalle poggia il 99% della serie. La cosa curiosa, divertente, interessante, è che lo script ci regala un personaggio favoloso, quello di Rusty, interpretato da un McConaughey in stato di grazia (già lo sapevamo, e l'Oscar per Dallas Buyers Club, film che mi sto "mettendo da parte" per una serata scintillante, ha semplicemente indicato che eravamo nel giusto), e un attore meraviglioso quale Harrelson si "limita" a fargli da spalla (e che spalla).
Sinceramente, non ho altro da aggiungere. Tra le novità, decisamente una delle migliori.
La serie non è ancora stata rinnovata per una seconda stagione, ma Pizzolatto è già al lavoro. E' già di dominio pubblico che sarà una serie antologica, quindi ogni stagione parlerà di un nuovo "caso", con un cast completamente diverso. Buona fortuna, dopo Harrelson/McConaughey.
2 commenti:
Che bomba questa serie!
Mi sono vista le prime puntate ieri sera, quanto sono bravi Harrelson-Mc Conaughey, sopratutto quest'ultimo: sono d'accordo sul fatto che in questa serie é insuperabile, roba da matti.
Grazie per farmi scoprire tutte queste serie TV che se non leggessi il blog non andrei a cercarle. Ammetto che non le guardo tutte, che la maggior parte le abbandono alla prima puntata, ma altre sono davvero una chicca.
Anna dai capelli Rossi
ma grazie a te che con questo "feedback" mi rendi orgoglioso :))
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