Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
In un luogo identificato solo come "Somewhere", Louis, un drammaturgo gay di 34 anni alle prese con una malattia terminale, prende un breve volo per il suo luogo natale per riunirsi alla sua famiglia, che non vede da 12 anni. Sua sorella minore, Suzanne, ha pochi ricordi di lui. All'arrivo a casa, la madre di Louis, Martine, è sorpresa di rendersi conto che Louis non ha mai incontrato la moglie di suo fratello Antoine, Catherine, poiché Louis non era presente al loro matrimonio. Catherine inizia a parlare a Louis di lei e dei figli, Antoine crea tensione, dicendo che Louis non è interessato a sentire parlare dei loro figli. Louis esprime interesse nel vedere l'ex casa di famiglia, il che sconcerta gli altri dato che la considerano una rovina. Successivamente parla al telefono, dicendo che ha intenzione di dire alla sua famiglia della sua morte imminente e poi andarsene, esprimendo al contempo incertezza su come reagiranno.
Cast (e lingua di recitazione) interamente francese (e che cast), per questo dramma familiare, che si svolge per la maggior parte tutto in interno, da parte del regista canadese, ennesimo film sulla famiglia disfunzionale, tema che sembra essere l'unico che gli interessa. Nonostante il tema e, appunto, il cast di altissimo livello (Ulliel, Baye, Cassel, Cotillard, Seydoux), il film riesce ad essere a stento interessante. Eccessivamente teatrale, abbastanza prevedibile, piuttosto ridondante.
Cast (and acting language) entirely French (and what a cast), for this family drama, which takes place for the most part entirely indoors, by the Canadian director, yet another film about the dysfunctional family, a theme that seems to be the only one that interests him. Despite the theme and, in fact, the cast of the highest level (Ulliel, Baye, Cassel, Cotillard, Seydoux), the film manages to be barely interesting. Overly theatrical, quite predictable, rather redundant.
Nessun commento:
Posta un commento