Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)
Sulla scia della pubblicazione, nel 2015, del libro My Way. Berlusconi si racconta a Friedman, e con l'intenzione di ricavarci, oltre a questo documentario, pure una serie TV, la Leone Film Group acquisì il 50% dei diritti. Ne esce un documentario quantomeno curioso, con lo stesso Friedman ospite di Villa San Martino ad Arcore, che ripercorre i capitoli del libro, provando ad incalzare il Cavaliere, costantemente attorniato da uno staff che non ha niente da invidiare a quello delle famiglie reali.
Documentario che non dà risposte, alle domande che tutti gli italiani ai quali non piaceva Berlusconi (seppure, così come purtroppo capita in politica, alcuni politici attuali siano arrivati a farcelo rimpiangere) hanno continuato a farsi anche dopo la sua lunga parentesi come Primo Ministro italiano; è quindi una sorta di ripasso di storia contemporanea, che ci ricorda l'imbarazzo provato davanti ad una figura che avrebbe dovuto rappresentarci, con un passato mai abbastanza chiarito.
Documentary that does not give answers, to the questions that all Italians who did not like Berlusconi (although, as unfortunately happens in politics, some current politicians have arrived to make us regret it) have continued to ask themselves even after his long period as Italian Prime Minister; it is therefore a sort of review of contemporary history, which reminds us of the embarrassment felt in front of a figure who should have represented us, with a past that was never sufficiently clear.
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