Vi sarete abituati al fatto che io scriva paginate intere di roba durante il weekend. Se vi state chiedendo il perchè, smettete di chiedervelo. Durante la settimana ho poco tempo, e la cosa che mi fa più incazzare, è che scorro le notizie dei giornali, mi vengono idee, e non riesco a ricordarmele dopo 10 minuti. Pazienza.
Andiamo ai commenti sulle notizie del giorno.
Noto con piacere che l'elzeviro di oggi di Michele Serra su Repubblica commenta, ironizza e amplia con intelligenza, una delle news che mi avevano più colpito ieri, tanto che l'avevo sottoposta con piacere ai colleghi in saletta mensa durante uno degli innumerevoli caffé del giorno. Pare che l'auto di servizio del Ministro dell'Interno macedone sia la BMW rubata a David Beckham qualche tempo fa. Eccezionale.
I temi dei libri di Tahar Ben Jelloun, un autore che ogni volta che sento nominare mi fa entrare la malinconia per non avere abbastanza tempo per leggere (ho letto solo un suo libro), uniti alla protesta della Chinatown milanese dell'altro giorno, fanno si che mi intristisca: questo mondo soffre di un'incurabile incomunicabilità. E pensare che, molti non riescono a capirlo, una delle gioie di questa vita è comunicare con persone che vengono da esperienze diverse dalle proprie. Spesso, in viaggio, dà più soddisfazione parlare qualche minuto con uno straniero che vedere il Colosseo.
Non mi piace il disconoscimento di Enrico Berlinguer da parte del Partito Democratico. Nella mia ignoranza, nella mia scarsa conoscenza per ovvi motivi anagrafici e di percorso politico, l'ho sempre trovato una figura affascinante, un politico vero che incarnava ancora l'essenza vera del fare politica: essere al servizio del cittadino.
E adesso un ragionamento complesso, contorto, ma che rispecchia una mia profonda convinzione. Curzio Maltese, sul Venerdì di ieri, scriveva che in Italia si lamenta sempre chi sta meglio. E' una grande verità, purtroppo. Oggi, il Premier Romano Prodi punta il dito contro l'enorme divario tra i salari degli operai (per chi non lo sapesse, esistono ancora) e quelli dei top manager. Mi fa schifo solo riportare le cifre. I top manager sono quelli che si suicidano se rimangono coinvolti in affari loschi e vengono messi in carcere preventivamente, gli stessi che si vedono sui giornali scandalistici sugli yacth con le fighe che ci sembrano visioni (poi magari si divertono, nel privato-privato, a prenderlo nello sgomberaminestre per usare un francesismo, Lapo docet); sono quelli che giocano con i numeri non accorgendosi che rappresentano persone, vite, famiglie. Sono quelli che vanno in cura dall'analista, poi scaricano la spesa deducendola dalle tasse, mentre l'operaio se soffre di mal di schiena va in farmacia premurandosi di comprare il nimesulide al posto dell'aulin perchè costa meno.
Nel frattempo, seria preoccupazione desta il crollo del lampione dei lucchetti sul ponte Milvio a Roma.
3 commenti:
è normale che il Partito Democratico disconosca Berlinguer. Lui era al servizio del cittadino, il PD servirà solo a farsi i cacchi propri e a rendersi ancora più distanti dalla base
Dal sito del Corriere:
Il sindaco Veltroni, appresa la notizia ha inviato sul posto tecnici del Decoro urbano con l'incarico di conservare i lucchetti e le catene, diventate un simbolo della città e, soprattutto, un simbolo di amore. Le catene saranno portate in Campidoglio.
comunque mi dispiace per il lampione. almeno poteva cadere in testa a Scamarcio, avrebbe fatto una fine degna.
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