Shooting Silvio - di Berardo Carboni 2007
Giudizio sintetico: si può perdere
Un giovane aspirante scrittore, orfano, ricco e annoiato, dà una festa nel suo splendido appartamento romano per festeggiare l'insuccesso totale del suo libro di debutto autoprodotto. Nel corso della festa Kurtz (così si fa chiamare, in onore del personaggio interpretato da Brando in Apocalypse Now) propone ai suoi 100 invitati di scrivere un libro collettivo: tema Silvio Berlusconi. Ognuno deve elencare un motivo valido per eliminarlo. Infastidito dall'insuccesso della sua proposta, decide prima di scrivere il libro da solo, arrivando ad una conclusione: inutile perdere tempo a scrivere. Tanto vale eliminarlo davvero, Silvio Berlusconi, complice di questa epoca senza valori, di questa società senza più morale.
Debutto indipendente coraggioso, un tema magari prevedibile ma senz'altro rischioso, il film si fa apprezzare per la tecnica, un po' meno per il ritmo e la sceneggiatura. Prevalenza di bianco e nero, schegge di colore qua e là, inserti di animazione verso la fine, fotografia quasi patinata, interpreti non tutti all'altezza, trovate d'effetto disseminate lungo tutta la pellicola; la storia incuriosisce dapprima, poi si sgonfia un po' durante il percorso, pare quasi che l'impegno tecnico imbolsisca un po' la fluidità degli eventi, la "maturazione" dell'atto criminale non viene seguita benissimo nel suo divenire, gli intrecci del protagonista con la fidanzata e la "sostituta" sembrano essere messi lì un po' forzatamente.
Apprezziamo lo sforzo, attendiamo la seconda prova. Spassoso Haber nei panni di uno strano maggiordomo immigrato.
2 commenti:
ma alla fine compie il miracolo italiano? riesce ad ucciderlo?
non si sa
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