Siete appassionati lettori, aspiranti scrittori, voraci intellettuali e letterati? Leggetevi l'articolo di Zadie Smith sull'ultimo Internazionale, ancora in edicola fino a venerdì: ne rimarrete affascinati anche se vi dovesse capitare, come a me, di non capirci niente.
E' un articolo lunghissimo apparso originariamente su The Guardian nel gennaio del 2007.
2 commenti:
Letto voracemente e apprezzato molto. Mi fa piacere constatare che la mia teoria personale sullo scrivere ed essere scrittori a tempo pieno venga confutata da una scrittrice di cotanta fama e successo.
Ma perchè dici che non ci hai capito niente? Eppure anche tu dovresti aver notato la distanza tra ciò che ti senti di essere e ciò che riesci a consegnare alle stampe (o alle stampanti). O no?
questo è vero, ma io ho delle attenuanti: non ho il tempo di stare 8 ore al giorno davanti al pc a pensare a come vorrei scrivere una storia.
e poi, il senso che ho colto nel pezzo della smith è più mirato a spiegare che lo scrittore, con tutte le sue conoscenze, è comunque incasellato in un genere ed è falso quando si tratta di difendersi dalle critiche.
o no?
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