No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20080126

jeff

Dopo un sacco di fatica, mentale soprattutto, ma a volte anche un po' fisica, ti ritrovi a girare a vuoto in auto fumando una sigaretta dietro l'altra finchè non ti si anestetizza la gola, ascoltando le canzoni di Jeff Buckley perchè prima ti andava così, e aspettando da un momento all'altro di scoppiare a piangere. Ed è proprio quella la cosa più dolorosa: non ce la fai. Non ti escono. Un po' come se quella medicina che hai preso per bloccare la fastidiosa diarrea che avevi prima di uscire ti avesse bloccato anche le lacrime. Non ti usciva nemmeno il vomito, nonostante tre bottiglie di vino, praticamente niente cibo, e un fastidioso luogo comune. Ti prende la paura di essere diventato davvero di pietra, magari perchè ti fanno male in continuazione, e quando pensi così ti stai sui coglioni da solo perchè se c'è una cosa che hai imparato ad odiare dopo i brufoli dei 16 anni, quella è l'autocommiserazione di merda. Ti andrebbe di barcollare, di sbattere contro le porte o nei muri, di rompere qualcosa volontariamente o anche involontariamente, e invece a parte qualche sbandata con l'auto rientri in casa come una sera qualunque. Ti immagini che non riuscirai a dormire dal pensiero e che ti sveglierai all'ospizio, per di più depresso, e invece appena spegni la luce ti addormenti come un bambino stanco e ti svegli che c'è il sole e ti cerca un'amica.

Eppure dentro stai di merda.

3 commenti:

monty ha detto...

1)gli uomini e le donne non sono fatti
per stare insieme (m. troisi)

2)comparsa: "eddai, che quando
c'è l'amore c'è tutto!"
troisi: " no, quella è la salute!"

Anonimo ha detto...

E' successo anche a me. anche a me è capitato di non riuscire a versare lacrime, solo che a me questa 'impotenza' è durata quattro anni. Lo volevo, lo volevo con tutto il cuore: VOLEVO PIANGERE. Ne sentivo il bisogno. Dopo un bel pianto ci si sente meglio, una sorta di sfogo... la pace dei sensi, anche se momentanea.
Ricordo che da bambino, dopo che mia madre me le dava perché avevo combinato qualcosa, mi cacciava a letto alle quattro del pomeriggio e io piangevo, piangevo a fiumi, ero disperato... La mamma mi aveva picchiato! Succedeva, però, che dopo che tutto passava, dopo che le lacrime erano solo sul cuscino e non in volto, sentivo una sorta di benessere. Stavo bene, ero tranquillo. E invece per quattro anni niente. ARIDO.
Niente lacrime per tutto quel tempo fa si che la voglia diventi quasi morbosa, quasi più della desiderio irrealizzabile, della persona irraggiungibile, del dolore immenso che ti fa star male e desiderare di piangere.

E' terribile, fa malissimo. Ti capisco.

Un abbraccio.

dria ha detto...

Non c'è niente che possa dire per farti stare meglio. Tutto quello che posso fare è metterti a disposizione un posto-letto in Belgio, se hai voglia di toglierti di lì.
Piacevomente stupito dalla scelta di Jeff Buckley, anche se a pensarci bene è perfetto per l'occasione.