No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100615

dracula a L'Aquila


Draquila - L'Italia che trema - di Sabina Guzzanti 2010

Giudizio sintetico: da vedere (3,5/5)
Giudizio vernacolare: siamo nelle mani dell'urtimo padrone (o alle porte 'o sassi, come volete voi)

6 aprile 2009, ore 3,32: un terremoto di 5,9 gradi Richter scuote L'Aquila e gran parte dell'Abruzzo. 308 vittime accertate, 65.000 sfollati, danni importantissimi alla città capoluogo e alle sue opere d'arte. Il Primo Ministro italiano, Silvio Berlusconi, dopo alcuni giorni sposta il previsto vertice del G8 alla Maddalena, proprio a L'Aquila, perchè non si dimenticasse il fatto. L'Abruzzo diventa meta di una sorta di pellegrinaggio da parte di politici internazionali e perfino celebrità non legate alla politica. Silvio Berlusconi promette che di lì a pochi mesi si cominceranno a distribuire nuove case nelle new town, lontane dal centro storico de L'Aquila, e si reca continuamente in Abruzzo, quasi 30 volte. La Protezione Civile prende in mano le redini di tutta la complessa operazione per gestire gli sfollati, la ricostruzione e la consegna delle nuove case.
C'è chi pensa che il governo italiano abbia fatto un miracolo, e in special modo Silvio Berlusconi, con la sua mentalità da imprenditore e di "uomo del fare". C'è invece, chi ci vede qualcosa di molto poco chiaro sotto, a partire dalle dichiarazioni di un tecnico dell'Istituto Nazionale di Astrofisica che qualche giorno prima avvertì dell'imminente pericolo, passando per la polemica tra Enzo Boschi (forse il più eminente geofisico italiano) e Guido Bertolaso (direttore della Protezione Civile), per la gestione delle tendopoli, per la ricostruzione delle new town e per tutta una serie di emergenze italiane.
Sabina Guzzanti ci ha fatto sopra un film-documentario che sa di profonda inchiesta giornalistica, non senza dimenticare la satira che lei ben conosce.

Alcune premesse: se siete die-hard fans di Silvio Berlusconi e dei suoi governi, fate come il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Sandro Bondi, che non è andato a Cannes perchè c'era questo film in concorso. Di certo, nonostante personalmente continui a non capire come fate, non cambierete idea su di lui e sulle sue opere. Se siete tra gli indecisi, questa decisa stilettata contro Silvio ed il suo modo di gestire la cosa pubblica (ma pure quella privata, in fondo) potrebbe anche farvi venire dei sospetti. Infine, se siete anti-berlusconiani, e magari anche abbastanza rassegnati ad un lungo regno incontrastato di Berlusconi, questo film potrebbe farvi molto male: rischierete la depressione.

Passiamo al film. Le cose fondamentali da dire sono due, a mio giudizio. La prima è che Sabina Guzzanti ha realizzato un documentario/inchiesta decisamente serio e maturo. Anche se non rinuncia ad usare l'ironia e il sarcasmo, in Draquila appare nella sua imitazione di Berlusconi solamente per pochi secondi, dopo di che si "applica" con impegno a mostrare allo spettatore molte cose che i telegiornali non sono riusciti a farci vedere, e a tessere la sua interessante teoria sulle fortune di Silvio e sulla sua disinvolta gestione dello Stato.
La seconda è che Michael Moore sta facendo scuola, e la Guzzanti sembra averla studiata attentamente. Lo stile è molto simile, e di questo non possiamo far altro che rallegrarci: finchè ci sarà chi, tramite il cinema, fa le pulci al potere, in Italia ci sarà ancora speranza.

Concluderei facendo pure una sorta di comparazione del percorso di Sabina Guzzanti con quello di Beppe Grillo. Del resto, se alla fine in un paese le uniche persone serie sono comici, qualcosa vorrà dire. Probabilmente, che i politici sono dei buffoni.

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