Ore 11:14 destino fatale - di Greg Marcks 2004
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)
Giudizio vernacolare: ma caa esci stai in casa è mellio
In una cittadina americana, una sera alle 11 e 14, una serie di incidenti sconvolgono gli abitanti. Muoiono due ragazzi, ma tutta una serie di personaggi sono coinvolti, e, si scopre, la causa scatenante è una sola.
Montaggio che "scompone" le varie storie, ma in pratica filma gli stessi minuti da punti di vista diversi (quindi né casuale, come "21 Grammi", né al rovescio, come "Memento" o "Irreversible", piuttosto come "Elephant". Nonostante l'impressione del già visto, la cosa incuriosisce ugualmente, visto l'intreccio ben disegnato).
Cast decente, dove spiccano, oltre ad attori giovani già visti qua e là, un leggermente imbolsito ma convincente Patrick Swayze, e una strepitosa, ancora una volta, Hilary Swank, spettacolarmente imbruttita con l'apparecchio ai denti e mal tenuta; fotografia buia, che contribuisce ad "infastidire" lo spettatore e lo cala nell'atmosfera, e un'ironia di fondo che contribuisce all'idea che il regista non si prenda sul serio più di tanto, cosa importante in questi casi.
Un lusso, per essere d'agosto (ovviamente, la recensione è scritta subito dopo l'uscita al cinema, 20 agosto 2004).
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