A differenza dell'amica Titta, non mi sono affatto stupito quando ho ascoltato (piuttosto distrattamente, devo dire) la notizia della nota polemica dell'Osservatore Romano a proposito della morte di Saramago. Me lo aspettavo. Me lo aspettavo perchè sono presuntuosamente convinto di essere migliore di tutto l'entourage della Chiesa.
Come ho detto più volte, sono credente a modo mio, anche se provo da tempo a diventare ateo, ma non ho alcun problema a confrontarmi con "versioni" differenti rispetto a quelle ufficiali, a proposito della storia della Chiesa e dei suoi più illustri rappresentanti. E' un po' il discorso che feci, ai tempi, di fronte a L'ultima tentazione di Cristo, di Martin Scorsese (1988), che arrivo in Italia accompagnato da anatemi e minacce di scomunica, intimidazioni a non vederlo da parte della Democrazia Cristiana eccetera eccetera. Solo degli ottusi possono pensare che le cose andarono proprio come scritto sui quattro vangeli ufficiali.
Pensate che mi capitò di leggere Il Vangelo secondo Gesù Cristo, di Saramago appunto, in un periodo in cui lessi pure In diretta dal Golgota, di Gore Vidal, un libro, a parte la feroce ironia, spassoso, al contrario di quello di Saramago, intenso e profondo, doloroso quasi. Perchè negarsi la possibilità di ascoltare altri punti di vista, altre possibili versioni, perfino fantascientifiche?
Magari sbaglio. Ma almeno io mi faccio venire dei dubbi. C'è chi non lo fa. Almeno, in apparenza.
Due libri molto belli, comunque.
1 commento:
ottusi spero sia un eufemismo.
Mau
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