Mambo italiano - di Emile Gaudreault 2003
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)
Giudizio vernacolare: fa abbastanza ridé
Nella comunità italiana di Montreal, due famiglie si trovano davanti un "problema" che sconvolge le loro vite: i due figli maschi sono gay, e per di più, innamorati l'uno dell'altro. C'è chi cercherà di "correggere" la cosa, e chi, dolorosamente, la accetterà.
Certo, non è un capolavoro, e nonostante tutti gli sforzi di benevolenza, rimane un film mediocre, anche perchè le tematiche che affronta sono diverse; ma bisogna riconoscergli una certa freschezza, un buon ritmo, ottime performance da parte del cast, battute divertenti e il tentativo di affrontare un tema, purtroppo sempre scottante come il "coming out", il dichiararsi gay, in una comunità piuttosto omofobica (e qui, signori, siamo tutti chiamati in causa; il tormentone del film recita più o meno così "essere gay e italiani: non c'è niente di peggiore che ti possa capitare"), in maniera leggera e abbastanza convincente, anche se l'happy end fa un po' dubitare.
Alcune scene sono da ricordare; quella del confessionale, ma soprattutto quella seguente all'arrivo della partecipazione delle nozze: nei cambi di opinione del padre (Paul Sorvino, splendido) e nelle preoccupate riflessioni della madre, rivedrete i vostri stessi comportamenti.
E' curioso che a descriverci così bene, sia uno che di cognome fa Gaudreault.
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