No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100622

prima del terremoto

Da Internazionale nr. 851
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Haiti 1 - Italia 0
The New York Times, USA
Il 15 giugno è stato l'anniversario di quello che può essere considerato il più grande giorno della storia sportiva di Haiti. Il 15 giugno del 1974, ai Mondiali di calcio in Germania, al 46esimo del primo tempo della sua prima partita, la squadra haitiana segnò un gol contro l'Italia.
Alla fine gli haitiani furono sconfitti per 3 a 1, poi persero altre due partite e furono eliminati.
Da allora, la nazionale di Haiti non si è più qualificata per i Mondiali. Però quel gol l'ha segnato, e contro una delle squadre più forti del mondo. Anzi, contro uno dei migliori portieri del mondo, Dino Zoff, che non ne subiva uno da oltre mille minuti di gioco.
La nazionale haitiana ha una storia sportiva modesta, quindi la gioia di quel gol emoziona ancora i suoi tifosi. E il giocatore che lo segnò - Emmanuel Sanon, detto Manno - è un eroe nazionale. Sanon, che poi ha giocato negli Stati Uniti da professionista, è morto nel 2008, ma il suo momento di gloria sopravvive nella memoria degli haitiani e su YouTube, dove si può ammirare Manno che corre, salta un difensore italiano, supera Zoff a tutta velocità, tira e...gol! L'equivalente haitiano di "Gool!" è il "Buuuuuut! But d'Haitiiiii!", gridato dal telecronista.
Oggi anche ad Haiti la gente seguirà i Mondiali in tv, nei bar, nei ristoranti e sotto le tende costruite negli accampamenti per gli sfollati del terremoto o davanti agli schermi installati allo stadio di Port-au-Prince. E molti haitiani, mentre tiferanno per altre squadre, ripenseranno a quel giorno che il resto del mondo ha dimenticato.
Certo, la realtà riprese subito il sopravvento. Golia sconfisse Davide, il mondo andò avanti e Haiti tornò ad essere un piccolo paese con molti problemi.
Però le resta la partita, il ricordo di quegli istanti di trentasei anni fa, quando toccò il cielo con un dito: Haiti 1 - Italia 0. Almeno quel ricordo, nessuno può portarglielo via.
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Leggere questo trafiletto mi ha fatto tornare indietro, appunto, di ben 36 anni. Credeteci o no, io nel 1974 ero già molto appassionato di calcio, come già ebbi a dirvi in occasione di questo post, dove vi raccontavo un'altra partita storica che si svolse in quei Mondiali. Aggiungo che lo stesso anno, se non ricordo male, mentre ero a Gavinana, alla colonia estiva montana insieme ad altri bambini, ero l'unico che ogni mattina, quando le "signorine" che ci sorvegliavano ci portavano nella piazza principale del paesino (in provincia di Pistoia), entravo nell'unica edicola e compravo almeno due quotidiani sportivi (e per questo ero soprannominato "sportivo", cosa che, perdonatemi, ero un bambino piuttosto complessato, mi faceva arrabbiare e spesso piangere, pensate un po', poi uno si domanda perchè faccio autoanalisi su un blog).
Torniamo ad Haiti. Mi ricordo benissimo quella partita. Mi ricordo che oltre a Sanon, avevano un portiere fortissimo, Francillon, che sulla sua figurina (Panini) aveva delle labbra spaventose. L'Italia come sempre giocava con spocchia e con sufficienza, incapace di costruire gioco davanti a squadre che facessero la partita, e alla fine prese questo gol incredibile, che scatenò un'euforia incontenibile nello staff tecnico haitiano, talmente incontenibile che molti italiani furono colpiti.

Haiti perse 3 a 1 quella partita, poi perse 7 a 0 con la Polonia, e 4 a 1 con l'Argentina. Non fu la peggior squadra di quel Mondiale: nel gruppo 2 (l'Italia era nel gruppo 4, a quei tempi c'erano solo 16 squadre) c'era lo Zaire, che non segnò neppure un gol, ma in compenso ne prese 2 dalla Scozia, 3 dal Brasile e, pensate, addirittura 9 dalla Jugoslavia). L'Italia non passò il gironcino, perchè passarono Argentina e Polonia. La Polonia aveva un altro portiere fortissimo, Jan Tomaszewski, che giocava col numero 2 sulla maglia, una cosa a quei tempi inconcepibile.

Che tempi. Beh, quantomeno come nazione abbiamo regalato un momento felice ed indimenticabile ad un paese molto sfortunato. E' una ben magra consolazione.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Damiano:
Non mi dire che tifavi Italia perchè mancava il Paraguay???

jumbolo ha detto...

ovviamente