Vodka Lemon - di Hiner Saleem 2003
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)
Giudizio vernacolare: boia ti fa venì freddo con tutta vella neve
A rischio di dire un'ovvietà, questo film non è un capolavoro ma, come tutti i film "di frontiera", o comunque provenienti da luoghi estremi e lontani dall'influenza occidentale, risulta interessante e ci può servire.
Sequenze suggestive e surreali (quella iniziale, con un letto trainato a mo' di slitta, le attese delle telefonate, le vendite degli ultimi beni del protagonista), dialoghi estremamente limitati e al limite del demenziale ma essenziali, campi lunghi mozzafiato che sembrano fermare il tempo, ma anche una sceneggiatura dove gli episodi sembrano un susseguirsi di scenette, a volte slegate tra loro.
Il risultato è a tratti divertente, a tratti soporifero. La storia d'amore che nasce al cimitero, in fondo, è solo un pretesto.
Degna di nota però, almeno a mio giudizio, la fotografia di un popolo (quello curdo, qui in una nazione quasi altrettanto povera, l'Armenia) che, nella miseria più assoluta, conserva ironia e dignità, sinceramente, a noi sconosciute.
Infine, se vedrete il film, ditemi se la scena finale non vi fa venire in mente il Venditti di Guzzanti alla guida del pianoforte sul Grande Raccordo Anulare.
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