Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Il film racconta l'approdo della nave Vlora (che porta il nome albanese della città di Valona) nel porto di Bari, avvenuto il mattino del giorno 8 agosto 1991, proveniente dal porto di Durazzo con un carico di ventimila albanesi che sono saliti a bordo con la forza. Dopo il crollo del regime di Enver Hoxha, l'imbarcazione viene assaltata da cittadini albanesi che sfuggono dal proprio paese, attratti dal miraggio di una vita migliore in Italia. Si tratta in maggioranza di persone normali, che si ritrovano insieme per caso, dopo aver saputo che il porto albanese era stato riaperto. Alcuni sono armati e costringono il capitano a fare rotta verso Brindisi, ma le autorità Italiane dirottano la nave a Bari. Segue lo sbarco in questa città e la cattura, nel porto e nelle strade adiacenti e la prigionia nello Stadio della Vittoria, deciso dalle autorità di Roma, contro il parere del sindaco di Bari, Enrico Dalfino; le rivolte; il rimpatrio (con l'inganno: i migranti salirono sugli aerei convinti di essere portati a Roma) di quasi tutti gli esuli, tranne circa duemila che riescono a fuggire. (Wikipedia)
Un documentario davvero ottimo, questo risalente al 2012, dell'altrettanto ottimo regista laziale, che riprende un fatto di cronaca divenuto epocale, e che ha davvero segnato un momento storico spartiacque. Senza troppa retorica, prende materiale originale, e lo monta per raccontare il fatto e l'antefatto. Documento storico.
A truly excellent documentary, this one dating back to 2012, by the equally excellent director from Lazio, which takes up a news story that has become epochal, and that has truly marked a watershed moment in history. Without too much rhetoric, it takes original material, and edits it to tell the story and the background. Historical document.
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