Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Clementine "Tish" Rivers e Alonzo "Fonny" Hunt sono stati amici da tutta la vita e iniziano una relazione romantica quando sono più grandi. Sono i primi anni '70 e lottano per trovare un posto in cui vivere poiché la maggior parte dei proprietari di New York si rifiuta di affittare appartamenti ai neri. Alla fine trovano un posto in un magazzino in fase di conversione a loft; Levy, il padrone di casa ebreo, accetta di affittarglielo a un prezzo ragionevole perché gli piace vedere coppie innamorate, indipendentemente dalla loro razza.
Altro film tutto afro americano (o quasi), a partire dal libro omonimo sul quale è basato, di James Baldwin, e terzo lungometraggio da regista per Jenkins (qui anche sceneggiatore), ormai specialista di Oscar: il film infatti ottenne tre nomination, e finì per far vincere la statuetta a Regina King come non protagonista. Ben fatto, fin troppo levigato, commovente e schierato (a ragione). Bene tutto il cast.
Another all-African American (or almost) film, starting from the book of the same name on which it is based, by James Baldwin, and third feature film as director for Jenkins (here also a screenwriter), now an Oscar specialist: the film in fact received three nominations, and ended up giving Regina King the statuette as a supporting character. Well done, maybe too smoothered, moving and biased (with a reason). Very well all the cast.
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