Il ministero della suprema felicità - Di Arundhati Roy (2017)
Il romanzo intreccia le storie di persone che affrontano alcuni degli episodi più oscuri e violenti della moderna storia indiana, dalla riforma agraria che ha espropriato i contadini poveri all'incendio del treno Godhra del 2002 e all'insurrezione del Kashmir. I personaggi abbracciano la vasta gamma della società indiana e includono una donna intersessuale (una hijra), un architetto ribelle e il suo padrone di casa che è un supervisore nei servizi di intelligence. La narrazione attraversa vari decenni e diversi luoghi, ma si svolge principalmente a Delhi e nel Kashmir.
Solo adesso, seduto a scrivere qualche riga di commento sul secondo romanzo della grande scrittrice indiana, un romanzo che è arrivato a 20 anni di distanza dal suo fenomenale debutto (Il dio delle piccole cose), mi rendo conto di quanto bello sia anche questo Il ministero della suprema felicità. Non rinuncia certo alla sua militanza, la Roy, dentro c'è di tutto e di più, come avrete intuito dal riassunto in apertura, ma è ancora in grado di raccontare storie d'amore sbalorditive, intense e assurde, raccontandoci una parte di storia moderna della "sua" India. Speriamo davvero di non dover attendere altri 20 anni; nel frattempo, leggete Arundhati Roy.
Only now, sitting down to write a few lines of comment on the second novel of the great Indian writer, a novel that has arrived 20 years after her phenomenal debut (The God of Small Things), I realize how beautiful this The Ministry of Utmost Happiness is too. She certainly does not give up her militancy, Roy, inside there is everything and more, as you may have guessed from the summary at the beginning, but she is still able to tell stunning, intense and absurd love stories, telling us a part of history of "her" India. I really hope we don't have to wait another 20 years; in the meantime, read Arundhati Roy.
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