If I Can't Have Love, I Want Power - Halsey (2021)
Dicevamo, giusto pochi giorni fa, che il pop è molto cambiato. A conferma di ciò, il nuovo disco di Halsey (Ashley Nicolette Frangipane) è prodotto, pensate un po' e nientemeno, che da Trent Reznor e Atticus Ross, a conferma del fatto che la giovane ma già super affermata artista statunitense, vuole qualcosa di più. Così come il titolo, l'intero disco è una sorta di riflessione sul terrore generato dall'avere qualsiasi cosa, susseguente alla fama e al successo. Musicalmente, è una curiosa e interessante ricerca di un pop che oserei definire alternativo, assolutamente non scontato, stratificato, e si, a tratti anche oscuro. L'effetto è, come potrete immaginare, piuttosto stridente, data la voce cristallina di Halsey. Un oggetto degno di più di un ascolto, e una conferma che la ragazza è qualcosa di più di un fenomeno passeggero.
We said, just a few days ago, that pop has changed a lot. To confirm this, the new album by Halsey (Ashley Nicolette Frangipane) is produced, think a little and no less, than by Trent Reznor and Atticus Ross, confirming the fact that the young but already super successful American artist wants something more. Like the title, the whole album is a kind of reflection on the terror generated by having anything, following fame and success. Musically, it is a curious and interesting search for a pop that I would dare to define as alternative, absolutely not predictable, layered, and yes, at times even obscure. The effect is, as you can imagine, quite jarring given Halsey's crystal clear voice. An object worthy of more than a listen, and a confirmation that the girl is something more than a passing phenomenon.
2 commenti:
Questo garba anche a me
Avevo notato negli ascolti.
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