No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20220102

河流 (Fiume)

The River - Di Tsai Ming-liang (1997)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)

Hsiao-Kang, un giovane sulla ventina, sta salendo su una scala mobile a Taipei quando incontra una sua vecchia fidanzata. Lo convince ad accompagnarla alle riprese di un film a cui sta lavorando. Mentre pranza, Hsiao-Kang viene notato dal regista del film. La scena che stanno girando ha bisogno di un attore, quindi Hsiao-Kang accetta di intervenire. Si sdraia a faccia in giù nello sporco fiume Tamsui per alcuni secondi, fingendosi un cadavere. Dopo che la scena è stata completata, lui e il suo amico prendono una stanza in un hotel così Hsiao-Kang può fare una doccia. I due poi hanno rapporti sessuali. Hsiao-Kang torna a casa sulla sua moto e comincia a sentire un po' di dolore al collo. Alla fine cade dalla moto e un uomo, che in seguito si rivela essere suo padre, cerca di aiutarlo, ma Hsiao-Kang lo ignora e prosegue.

Terzo lungometraggio per il regista taiwanese di origini malesi, l'ennesima sfida allo spettatore con il suo stile ultra-lento, la sua continua riflessione sull'alienazione moderna soprattutto nelle grandi città, condita da situazioni estreme ed assurde. Per appassionati.

Third feature film for the Taiwanese director of Malaysian origins, yet another challenge to the viewer with his ultra-slow style, his continuous reflection on modern alienation especially in big cities, seasoned with extreme and absurd situations. For enthusiasts.

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