No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20220117

Sto pensando di finirla qui

I'm Thinking of Endings Things - Di Charlie Kaufman (2020)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


Una giovane donna pensa di porre fine alla sua relazione di circa sette settimane con il suo ragazzo Jake, mentre è in viaggio per incontrare i di lui genitori nella loro fattoria. Durante il viaggio, Jake tenta di recitare una poesia che ha letto quando era più giovane, Ode: Intimations of Immortality (di William Wordsworth), e spinge la giovane donna a recitare una delle sue poesie per passare il tempo. Dopo aver recitato una poesia morbosa sul ritorno a casa, arrivano alla fattoria di proprietà dei genitori di Jake. Jake la porta alla stalla, dove racconta una storia su come i maiali della fattoria sono morti dopo essere stati mangiati vivi dai vermi. Durante tutto il film, la narrazione principale è interrotta da filmati di un anziano bidello che lavora in una scuola superiore, comprese scene in cui guarda gli studenti che provano Oklahoma! (un vecchio musical) e mentre lui guarda una commedia romantica.

Premessa: il fatto che l'ultimo (al momento) film da regista di Kaufman sia uscito direttamente su Netflix potrebbe far pensare ad un miglioramento qualitativo del catalogo della stessa piattaforma, ma probabilmente è solo dipeso da una combinazione tra COVID19 ed il fatto che i due precedenti film da lui diretti sono stati dei fallimenti al botteghino (potremmo allargare il discorso anche agli altri da lui sceneggiati, ma sarebbe troppo lungo). Per fortuna, la critica non la pensa come il grosso degli spettatori, e c'è da dire che pure questo film, non è da meno: una commedia amara sul senso della vita e della coppia, con ampie parti oniriche che fanno al tempo stesso sorridere e opprimono lo spettatore con una sorta di cappa claustrofobica. La coppia di protagonisti (e quella di supporto, in qualità di genitori di Jake) è perfetta per un'avventura così stramba e così filosofeggiante.

Premise: the fact that Kaufman's last (at the moment) directorial film was released directly on Netflix could suggest a qualitative improvement of the catalog of the same platform, but it probably only depended on a combination between COVID19 and the fact that the two previous films he directed were box office failures (we could extend the discussion to the others he wrote, but it would be too long). Fortunately, the critics do not think like the bulk of the spectators, and it must be said that this film, too, is no less: a bitter comedy about the meaning of life and of the couple, with ample dreamlike parts that are at the same time smile and oppress the viewer with a sort of claustrophobic hood. The lead couple (and the support one, as Jake's parents) are perfect for such a weird and philosophical adventure.

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