Bloodmoon: I - Converge / Chelsea Wolfe (2021)
Certo, non sarei così severo come Pitchfork, ma neppure così estasiato come Kerrang, di fronte a questa collaborazione strana ma tutto sommato prevedibile tra artisti vicini più di quanto si creda. Da sottolineare che oltre ai Converge e a Chelsea Wolfe, sono della partita sia Ben Chisholm, ormai collaboratore fisso di Chelsea, e Stephen Brodsky (come sapranno i più attenti, Cave In e pure Mutoid Man insieme al batterista dei Converge Ben Koller, ed anche, per un breve periodo e per il terzo album When Forever Comes Crashing, bassista degli stessi Converge); il progetto cominciò a prendere forma nel 2016 dal vivo, con anche Steve von Till dei Neurosis. Il risultato è quindi estremamente variegato, e lontano dalle solite cose sia dei Converge sia di Chelsea Wolfe. Forse, il limite sta appunto qui, nella eterogeneità del disco, che mette insieme ballate blues-goth, momenti doom, schizzi alla Alice in Chains, inserti hardcore, assoli alla Tom Morello, e potrei continuare ancora. Da una parte, tanto di cappello per il coraggio di lanciarsi in cose diverse, dall'altra il limite di non essere riusciti a creare un capolavoro, ma solo un disco curioso.
Of course, I wouldn't be as strict as Pitchfork, but not as ecstatic as Kerrang, in the face of this strange but all in all predictable collaboration between artists who are closer than you think. It should be emphasized that in addition to the Converge and Chelsea Wolfe, both Ben Chisholm, now a regular Chelsea collaborator, and Stephen Brodsky (as the most attentive ones know, Cave In and also Mutoid Man together with the Converge drummer Ben Koller, and also, for a short period and for the third album When Forever Comes Crashing, bassist of the same Converge); the project started in 2016 live, with also Steve von Till (Neurosis). The result is therefore extremely varied, and far from the usual things of both Converge and Chelsea Wolfe. Perhaps, the limit lies precisely here, in the heterogeneity of the record, which brings together blues-goth ballads, doom moments, Alice in Chains sketches, hardcore inserts, Tom Morello solos, and I could go on and on. On the one hand, hats off for the courage to launch into different things, on the other hand the limit of not being able to create a masterpiece, but only a curious record.
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