The Bad Batch - Di Ana Lily Amirpour (2016)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Una giovane donna di nome Arlen viene esiliata in un deserto al di fuori del Texas, dove le persone ritenute indesiderabili dalla società ("the bad batch", il "lotto difettoso") sono costrette a cavarsela da sole. Un cartello dichiara l'area al di fuori degli Stati Uniti e che le leggi e la cittadinanza americane non si applicano più. Arlen viene presto rapita da due donne con una vettura elettrica da campo da golf. Quando si sveglia incatenata, una donna le taglia il braccio e la gamba destra. Arlen inganna la donna per essere liberata, la uccide, si rende conto che in quel luogo viene praticato il cannibalismo degli arti umani e scappa andando lentamente su uno skateboard. Viene salvata nel deserto da un eremita muto, che la porta in un insediamento improvvisato chiamato Comfort che ospita rave tutta la notte.
E' inutile girarci intorno, soprattutto dopo quello che vi ho detto a proposito del film di debutto della regista di origini iraniane: non vedo l'ora che esca o che sia recuperabile il suo prossimo Mona Lisa and the Blood Moon, perché per quanto si possano cercare giustificazioni (da vedere se fosse una sua scelta dirigere questo film o meno, l'impatto con un budget di rilievo e con un cast dove comunque ci sono nomi più famosi rispetto al suo debutto), questo The Bad Batch è un po' una delusione: troppo lungo, troppo pretenzioso, troppo poco incisivo.
It is useless to go around it, especially after what I told you about the debut film of the Iranian-born director: I can't wait for her next Mona Lisa and the Blood Moon to be released or recoverable, because as much as we can look for justifications (to see if it was her choice to direct this film or not, the impact with a significant budget and with a cast where however there are more famous names than her debut), this The Bad Batch is a bit a disappointment: too long, too pretentious, too little incisive.
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