No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20220105

Passato a scacchi

Checkered Past - L.A. Guns (2021)


Devo essere onesto: non ricordo nemmeno quando ho ascoltato gli L.A. Guns l'ultima volta, ma sospetto quasi 30 anni fa. Nonostante questo, ne avevo un buon ricordo. Davanti alla lista delle uscite, mi sono incuriosito ed ho deciso di ascoltarlo per parlarvene, ma confesso che leggendo (sommariamente) quello che è accaduto loro in questi 30 anni, mi sono cadute le braccia (doppie versioni della band per due volte di seguito). Nonostante tutto ciò, parliamo un po' della musica contenuta in questo Checkered Past, sulla carta quattordicesimo album in studio. E' hard rock piuttosto classico, come ci si aspetterebbe, con tracce che ondeggiano tra il cosiddetto sleaze metal e l'hard rock più convenzionale, perfino con suoni metal. Niente di trascendentale, un disco che difficilmente ti fa venire voglia di ascoltarlo nuovamente, se si eccettuano un paio di ballad ben riuscite (If Its Over Now la migliore).
I have to be honest: I don't even remember when I listened to L.A. Guns last time, but I suspect almost 30 years ago. Despite this, I had a good memory of them. In front of the list of releases, I got curious and decided to listen to them to tell you about it, but I confess that reading (summarily) what happened to them in these 30 years, I fell my arms (double versions of the band twice in a row). That being said, let's talk a little about the music contained in this Checkered Past, if I'm not wrong their fourteenth studio album. It's pretty classic hard rock, as you'd expect, with tracks that sway between so-called sleaze metal and more conventional hard rock, even with metal sounds. Nothing transcendental, a record that hardly makes you want to listen to it again, except for a couple of successful ballads (If Its Over Now the best in my opinion).

2 commenti:

monty ha detto...

Ti dirò Ale, i due precedenti post-riunificazione (The missing peace e The devil you know) mi sono sembrati quanto di meglio, in ambito "sleaze". Questo devo ancora ascoltarlo. Da notare come la diaspora non sia ancora finita, visto che nel 2020 altri membri della band al di fuori dei due leader (Lewis e Guns), in teoria titolari del brand, hanno pubblicato un disco con il medesimo monicker (Renegades). Insomma, un casino ingiustificato, visto l'insignificante porzione di audience alla quale si rivolgono...

jumbolo ha detto...

Si, ho letto, e infatti, veramente una lotta tra poveri.