Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Pier Paolo Pasolini ha cinquantatré anni e vive nella turbolenta Roma degli anni '70. Ha appena finito di girare il suo ultimo film Salò o le 120 giornate di Sodoma, un film che ha scioccato critica e pubblico. Pasolini è sempre più osteggiato dalla gente, dalla critica e dai politici, sia per la sua omosessualità, sia perché ritenuto impulsivo e scandaloso nel mostrare al pubblico la sua realtà. Pasolini sta per girare un nuovo film (che non è mai stato realizzato), in cui ha scelto Eduardo De Filippo e Ninetto Davoli - con i quali ha un rapporto speciale. Mentre Pasolini sta lavorando al film, sua madre e sua cugina cercano di dissuaderlo dal progetto, perché sarebbe troppo selvaggio e visionario da accettare per il pubblico italiano.
Onesto tentativo di raccontare gli ultimi giorni di Pasolini, con uno stile riconoscibile, con un protagonista (Dafoe) molto bravo a non andare sopra le righe, e un cast di contorno che, con la direzione di un grande regista come Ferrara, raggiunge vette importanti.
Honest attempt to tell the last days of Pasolini, with a recognizable style, with a protagonist (Dafoe) very good at not going over the top, and a supporting cast that, under the direction of a great director like Ferrara, reaches important peaks.
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