Il terzo album della band australiana, per sintetizzare una curiosità che poco fa stavo condividendo con gli amici, potrebbe benissimo essere scambiato per un inedito dei Deftones. Il loro genere è quel metalcore che deve moltissimo al nu metal, non pacchiano ma alla ricerca della fusione di new wave, shoegaze e, appunto, metal della miglior fattura. Undici brani snelli, 37 minuti in totale, ma tutti molto affascinanti, vellutati nonostante siamo senza dubbio a un qualcosa di metal, con grandi aperture melodiche, undici canzoni tutte da gustare.
The Australian band's third album, to summarize a curiosity I was sharing with friends earlier, could easily be mistaken for a new Deftones work. Their genre is metalcore, heavily influenced by nu metal; it's not flashy, but rather seeks a fusion of new wave, shoegaze, and, indeed, metal at its finest. Eleven streamlined tracks, 37 minutes in total, but all captivating, velvety despite their undeniable metal feel, with sweeping melodic openings, eleven songs to savor.
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