Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Tuscia, anni '80, a Riparbella un gruppo di tombaroli si guadagna da vivere trafugando reperti etruschi. Tra di loro vi è anche Arthur, giovane inglese, che ha la capacità soprannaturale di percepire il punto in cui si trovano antiche tombe etrusche. Dopo essere stato arrestato durante una spedizione, rientra in paese e riprende i rapporti con la banda di tombaroli con cui aveva già lavorato in passato. Nel frattempo, nonostante sia ancora legato alla defunta amata Beniamina (una delle figlie di Flora), Arthur conosce e inizia una relazione con Italia, una ragazza brasiliana al servizio della stessa Flora. Arthur guida la banda di tombaroli a ritrovare un corredo funerario che gli permette di saldare almeno in parte il suo debito con Spartaco, un ricettatore di reperti archeologici. La banda di tombaroli, grazie alle capacità di Arthur, effettua un secondo ritrovamento, stavolta molto più remunerativo. Italia, che è con loro, minaccia di chiamare la polizia se non interrompono di profanare quel luogo sacro, ma viene allontanata. (Wikipedia)
E' indubbio che il cinema che porta avanti la regista italiana sia estremamente interessante. Questo suo ultimo lavoro non fa eccezione. Scava, anche letteralmente, nelle nostre radici, e mette in scena personaggi controversi, ma credibili. Percorre una strada italiana, inserendo pian piano elementi non italiani, ma riesce a costruire lavori che sono estremamente esportabili, e che possono essere indicativi del nostro essere italiani, molto più di tanti stereotipi ormai desueti. Brava.
There's no doubt that the cinema this Italian director creates is extremely interesting. Her latest work is no exception. She delves, literally, into our roots and portrays controversial yet believable characters. She follows an Italian path, gradually introducing non-Italian elements, but manages to create works that are highly exportable and that can be indicative of our Italianness, much more so than many now obsolete stereotypes. Bravo!

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