La coppia sposata Whitney e Asher Siegel lavora all'episodio pilota del loro programma Fliplanthropy, trasmesso su HGTV a Española, nel New Mexico, che mira a utilizzare la loro società di sviluppo immobiliare per aiutare la popolazione locale, ma viene criticata per aver gentrificato la zona. Asher si scaglia contro l'intervistatrice Monica Perez quando quest'ultima tira in ballo la reputazione di proprietari terrieri dei genitori di Whitney, Paul ed Elizabeth, e Perez accetta di non mandare in onda l'intervista se le fornisce prove di corruzione nell'ente di controllo del gioco d'azzardo del suo precedente datore di lavoro, il Whistling River Casino. Paul dà ad Asher consigli su come affrontare il suo micropene. Asher è irritato perché non trova del pollo dal suo kit per il pranzo e, durante il sesso, finge di essere cornuto mentre masturba Whitney. L'amico di Asher e produttore di Fliplanthropy, Dougie Schecter, gli fa dare una banconota da cento dollari a Nala, una giovane venditrice ambulante, per girare qualcosa da tenere di riserva, che lo "maledice" quando la riprende. Whitney vede il filmato e gli chiede di darle i soldi. Non riesce a trovarla in un rifugio per senzatetto lì vicino e dà i soldi a una madre single lì vicino, dicendo a Whitney che Nala ha spezzato la maledizione dopo che lui l'ha pagata. (Wikipedia)
Ho avuto, ed ho ancora, a distanza di tempo, sentimenti contrastanti, a proposito di The Curse, una serie che ha riscosso molto successo di critica, ma che al momento non è stata rinnovata, per una eventuale seconda stagione. Creata dagli stessi protagonisti (Fielder che interpreta Asher, e Safdie che interpreta Dougie, coppia che dà vita a dei siparietti estremamente cringe, un aggettivo che è adeguato a tutto quello che si vede), interpretata da un cast grandioso e coronata da una Emma Stone (Whitney, capace di suscitare in egual maniera odio totale e sottomissione, nello spettatore) in assoluto stato di grazia, ci parla di gentrificazione, del potere alienante della TV, dell'appropriazione culturale e del suo contrario, del privilegio bianco, dei diritti (mancati) dei nativi americani, e di tutta una serie di temi estremamente complessi, che ovviamente appesantiscono il tutto. I creatori spesso risolvono le situazioni con un tocco di surrealismo, che a volte è francamente esagerato. In definitiva: certamente una serie impegnativa, che consiglierei solo ad appassionati.
I had, and still have, after some time, mixed feelings about The Curse, a series that has received a lot of critical acclaim, but which has not yet been renewed for a possible second season. Created by the same protagonists (Fielder who plays Asher, and Safdie who plays Dougie, a couple that gives life to extremely cringe sketches, an adjective that is appropriate for everything you see), interpreted by a great cast and crowned by an Emma Stone (Whitney, capable of arousing total hatred and submission in the viewer in equal measure) in an absolute state of grace, it talks to us about gentrification, the alienating power of TV, cultural appropriation and its opposite, white privilege, the (lack of) rights of Native Americans, and a whole series of extremely complex themes, which obviously weigh everything down. The creators often resolve the situations with a touch of surrealism, which is sometimes frankly exaggerated. Bottom line: certainly a challenging series, which I would recommend only to enthusiasts.

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