Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Bianca è un’aspirante scrittrice che soffre di disagio psichico. È stata lasciata da suo marito, il quale si è sentito subissato e manipolato dalla debolezza di Bianca e dalla sua continua ricerca di attenzioni. Dopo aver tentato il suicidio, Bianca è stata ricoverata in ospedale ed è stata presa in carico dalla dr.ssa Giovanna Brabanti, psichiatra psicoterapeuta di indirizzo cognitivo-comportamentale. La dott.ssa Brabanti le dà un compito: dedicherà dieci minuti ogni settimana a fare qualcosa che non abbia mai fatto in trentacinque anni. Dopo il ricovero, Bianca vive con Jasmine, una sua sorella nata da una relazione extraconiugale di suo padre e di cui, apparentemente, sua madre ignora l’esistenza. (Wikipedia)
Tratto dal romanzo semi-omonimo (Per dieci minuti) di Chiara Gamberale, il recente film della Tognazzi è un'opera apprezzabile, con pregi e difetti. Un buon cast italiano, dove spicca Barbara Ronchi nei panni della protagonista Bianca, un'attrice che fortunatamente, in patria stiamo riconoscendo sempre più.
Based on the novel of the same name (Per dieci minuti) by Chiara Gamberale, Tognazzi's recent film is a remarkable work, with its strengths and weaknesses. It features a fine Italian cast, with Barbara Ronchi standing out as the protagonist Bianca, an actress we're fortunately increasingly recognizing in our homeland.
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