Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Dopo la Guerra Civile Americana, il veterano Capitano Kirby York, molto stimato, è il comandante in carica di Fort Apache, un isolato avamposto di cavalleria statunitense al confine con l'Arizona. York aveva comandato il proprio reggimento durante la Guerra Civile e aveva imparato le usanze degli Apache. Con sorpresa e delusione generale, il reggimento viene invece affidato al Tenente Colonnello Owen Thursday, un arrogante, acido e abrasivo, che era stato promosso generale durante la Guerra Civile per una coraggiosa missione. Laureato a West Point e con un'ambizione non celata, considera l'incarico sgradevole, ingiustificato e un grave ostacolo alla sua carriera. La sua arroganza e il suo egocentrismo non solo pervadono il suo comando, ma si estendono anche al suo atteggiamento nei confronti degli indiani nativi, che tratta con condiscendenza e totale disprezzo. (Wikipedia)
Il film è stato il primo della "Trilogia della Cavalleria" del regista e uno dei primi a presentare una visione autentica e compassionevole dei nativi americani. Una sorpresa (con "soli" oltre 70 anni di ritardo) per quelli come me, che pensavano a Ford come un razzista, un film estremamente strutturato, e tecnicamente, al solito, magistrale.
The film was the first of the director's "Cavalry Trilogy" and one of the first to present an authentic and compassionate vision of Native Americans. A surprise (only over 70 years late) for those like me who thought Ford was a racist, it's an extremely well-structured and, as usual, technically masterful film.

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