Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Nel 1998, l'artista danese Erik, residente a New York, incontra Paul, un avvocato, tramite una hotline per sesso telefonico. Attratti l'uno dall'altra, condividono un momento intimo e sessuale. In seguito, Erik fa visita a un uomo di nome Russ, che sembra più interessato a mostrare i suoi muscoli a Erik che a fare sesso. Erik rivede Paul e gli racconta di come si è lasciato con il suo ex fidanzato Paolo, sieropositivo. Erik confida all'amica Claire di essere più felice con Paul che con Paolo. Paul chiede a Erik di tacere sul suo uso di droghe e lo fa sballare. Paul, che non ha dichiarato la sua omosessualità, incontra la sua ex fidanzata mentre visita una galleria d'arte con Erik. Paul evita di presentare Erik alla sua ex, dirigendosi verso una sezione della galleria nascosta. Mentre è lontano dalla città, Erik chiama il suo medico e scopre di essere sieropositivo. Più tardi, Paul gli organizza una festa di compleanno a sorpresa. (Wikipedia)
Uno dei film più misteriosi, quasi oscuri, del regista statunitense, con un cast internazionale senza stelle, ma di grande spessore. Un film quasi teatrale (spesso in interni), che non fornisce risposte, forse perché, in amore, non ce ne sono. Intrigante.
One of the American director's most mysterious, almost obscure films, with an international cast that isn't all stars, but is nonetheless impressive. An almost theatrical film (often set in interiors), it provides no answers, perhaps because, in love, there aren't any. Intriguing.
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