Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Nel promontorio del Gargano vivono due famiglie appartenenti alla mafia pugliese, i Malatesta e i Camporeale, che si contendono il controllo del territorio. Le due famiglie hanno avuto cruente contese nel corso degli anni, tra cui l'eccidio della famiglia di Michele Malatesta nel 1960, che segnò profondamente il clan. Più di quarant'anni dopo, le due famiglie sembrano aver instaurato una tregua, favorita da una terza famiglia, i Montanari. (Wikipedia)
Tratto dall'omonimo romanzo inchiesta di Carlo Bonini e Giuliano Foschini, ispirato alla vera storia di Rosa Di Fiore, il film di Mezzapesa è elegante, perfino troppo patinato, nel suo bianco e nero, a volte, per essere un film drammatico sulla criminalità organizzata del Sud Italia. Alla fine, non è per niente male. Buono il cast, dove svetta il solito Tommaso Ragno (Michele Malatesta), e fa la sua figura Elodie (Marilena Camporeale), che riesce a sopperire all'inesperienza con il carisma (e le doti fisiche).
Based on the investigative novel of the same name by Carlo Bonini and Giuliano Foschini, inspired by the true story of Rosa Di Fiore, Mezzapesa's film is elegant, even too glossy, in its black and white, at times, to be a dramatic film about organized crime in Southern Italy. In the end, it's not bad at all. The cast is good, with the usual Tommaso Ragno (Michele Malatesta) standing out, and Elodie (Marilena Camporeale) makes her mark, managing to make up for her inexperience with charisma (and physical gifts).

Nessun commento:
Posta un commento