No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20080923

In Bruges


In Bruges - La coscienza dell'assassino - di Martin McDonagh 2008


Giudizio sintetico: si può vedere


Ray e Ken sono due killer irlandesi operanti in Inghilterra. L'ultima loro "missione" non è andata come doveva, e il loro capo Harry li spedisce in Belgio, a Bruges, intimandogli di fare i finti turisti e di non dare nell'occhio. Ma i due sono troppo diversi, e Ray, tormentato da qualcosa di grande, è anche un attaccabrighe.


E' un film atipico, questo debutto sulla lunga distanza di McDonagh, vincitore di un Oscar con il suo corto Six Shooter. Già dall'ambientazione belga, la ben conservata cittadina medievale di Bruges, assoluta protagonista. I personaggi sono dipinti con forza soprattutto (perdonate l'ossimoro) dalle loro debolezze, e sono discretamente recitati, anche se perennemente sopra le righe (soprattutto da Farrell, che interpreta Ray, e da Ralph Fiennes, il boss schizoide Harry). I dialoghi brillanti anche se spesso grevi, permeati di linguaggio di strada ma pure da luoghi comuni europei e anglosassoni, in particolar modo. La fotografia è spesso cupa, quantomeno grigia, il ritmo non sempre serrato, il finale si impenna e tradisce quella che pareva una regola ferrea, e cioè parlare di violenza senza mostrarla, ma almeno risulta grottesca, così come paradossale è la fine dei due protagonisti. Ci sono, insomma, alcuni difetti, ma si intravede potenzialità nel lavoro di questo regista, stimato in Inghilterra soprattutto per il suo lavoro teatrale. Echi di maestri e, al tempo stesso, ricerca di originalità, o almeno di una strada personale.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Film mediocre. Ci ritrovo un pò di tricks tipici del regista e sceneggiatore, già pluriosannato drammaturgo.

Martin McDonagh è uno dei due più famosi autori teatrali irlandesi under 40. Si potrebbe dire 'giovani' dalle nostre parti, visti i suoi 38 anni, ma nelle Brit isole sono abituati a definirli più oppurtunamente 'contemporanei'. Le sue opere più famose e apprezzate sono le due trilogie dell'Ovest, con cui è stato rappresentato in tutti paesi di lingua inglese (grandi ribalte di New York included) e ha fatto i soldi a suon di repliche sold-out che hanno fatto accorrere e piangere orde di migranti irlandesi del New England che non avevano visto i seggiolini di un teatro nemmeno in foto.
Il suo successo è frutto di un'astuta miscela di thriller e Irlanda che non c'è più, quella della costa Ovest dei primi del novecento è che è la rappresentazione nostalgica più forte e vivida nel cuore della parte del popolo d'Irlanda. http://en.wikipedia.org/wiki/Martin_McDonagh