No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20111023

i Buckley


Buckley, l'ultima elegia - di e con Luca Malinverni e Mauro Vaccari
Teatro C, Livorno, venerdì 20 ottobre 2011

Si può fare teatro in molte maniere; a teatro si possono raccontare storie, fare cultura in molti modi. Luca e Mauro, con l'aiuto dei bravissimi Davide "Franz" Franchini e Giorgio Tenneriello alle chitarre e alle voci cantanti, coadiuvati all'aiuto regia da Letizia Perrotta, e da un ottimo lavoro del tecnico delle luci (del quale, perdonatemi, non ho chiesto il nome), raccontano, con uno spettacolo snello, vibrante, perfino buffo in alcuni passaggi, la storia di Tim e Jeff Buckley, padre e figlio, morti entrambi giovani, entrambi famosi, entrambi dedicando la propria vita alla musica, ma senza essersi mai davvero conosciuti. Jeff, infatti, conobbe il padre soprattutto attraverso le canzoni di Tim.
Con una scenografia povera, ma assolutamente ricercata ed efficace (dei panchetti, un giradischi, una scala, e delle pareti fatte di teli di nylon, pareti sulle quali gli attori scrivono con la vernice), Luca e Mauro, sciolti, diretti, correttamente sopra le righe in alcuni passaggi, quanto basta per trasmettere la passione che i Buckley mettevano nel loro lavoro, narrano l'intreccio delle loro vite distanti, separate, ma perennemente intrecciate; i loro debutti, la loro ascesa, i loro dubbi, il loro anticonformismo, la loro spontaneità.
La narrazione è intervallata dalle canzoni di Tim e Jeff, eseguite brillantemente dai già citati Davide e Giorgio, che formano una parte importantissima dello spettacolo.
Uno spettacolo che non fa rimpiangere il prezzo del biglietto, e che fa ben sperare, per quanto riguarda lo stato della scena culturale del nostro Paese.
Onore a Luca e Mauro, e al Teatro C di Livorno per aver ospitato questo spettacolo, per la prima volta fuori da Milano. Non indugiate, se capitassero dalle vostre parti.

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