No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20121212

babbo è un idolo

Papá es un ídolo - di Juan José Jusid (2000)
Giudizio sintetico: da evitare (1/5)

Argentina. Pablo è un ex sciatore professionale di grande successo, che ha dovuto abbandonare le piste per un grave infortunio; vive da padre single col figlio Martín, cucciolo sensibile, intelligente e divertente che non gli dà preoccupazioni. La moglie Melina lo ha abbandonato anni prima, scomparendo e senza voler sapere niente del bambino che era molto piccolo allora. A Pablo la cosa fa sempre un po' male, ma riesce a conviverci per amore di Martín. Decide di portare il piccolo sulle piste di sci, soprattutto per allontanarsi dai ricordi dolorosi e per passare un po' di tempo a divertirsi spensierati. Si recano dunque in Spagna, sulla Sierra Nevada, dove per l'appunto, sono in programma delle gare di sci a livello internazionale. Qui, padre e figlio fanno conoscenza con Angela e Vicky, madre e figlia spagnole, verso le quali Pablo e Martín hanno immediatamente una spiccata simpatia. Chissà che per Pablo non sia arrivato il momento di scongelare il cuore. Martín ci spera: gli duole vedere suo padre triste dentro. Inaspettatamente, al seguito della nuova sensazione dello sci internazionale Mauricio, ecco che arriva Melina, nello stesso hotel dove alloggiano Pablo, Martín, Angela e Vicky, che stanno diventando affiatati. Melina non è altro che la madre di Martín, ex moglie di Pablo, e adesso è fidanzata con Mauricio, appunto. Pablo non si vuole far vedere, ma sarà inevitabile. E' a quel punto che, mossa da quell'innato istinto materno, Melina inizia a far conoscenza con Martín, giustamente voglioso di poter finalmente passare un po' di tempo con la madre. Pablo, destabilizzato, inizia a temere di poter perdere l'affetto del figlio.

Mi sono messo a vedere questa pellicola spinto dalla simpatia verso Guillermo Francella, notissimo attore argentino, soprattutto comico, che in Italia abbiamo apprezzato per la sua parte tragica (cosa che ha stupito anche gli argentini) in Il segreto dei suoi occhi. Come saprà chi segue il blog, non è il primo lavoro di Francella che vedo, visto che quando posso seguo il cinema e, ultimamente, anche un po' di televisione argentina. E' certo però che la sensazione che ho avuto vedendo questo film, è stata di imbarazzo. Mi ha ricordato un po' i nostri vacanze di natale, senza dubbio meno volgare, questo è vero, ma di una melensaggine difficile da digerire. E vedere Francella in mezzo a un branco di attori e attrici tipicamente televisivi fa quasi piangere. Intendiamoci, Guillermo ha fatto moltissima tv, forse è famoso proprio per quella, ma ha decisamente una marcia in più. Di sicuro, questo film è uno degli episodi dei quali può andare meno fiero. Buffo notare che la sceneggiatura è di Marcos Carnevale, sceneggiatore e regista di alcune cose più interessanti; ve ne parlerò in seguito.

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