No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20210213

Le storie dei Meyerowitz

The Meyerowitz Stories - Di Noah Baumbach (2017)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)

Dopo essersi separato dalla moglie, il disoccupato Danny Meyerowitz va a vivere con il padre Harold, un professore d'arte del Bard College e scultore in pensione, e la sua terza moglie, Maureen, una gradevole, anche se confusa alcolista. Danny ha una sorella minore, Jean, e hanno un fratellastro minore, Matthew. Danny è vicino a sua figlia, Eliza, che sta iniziando il college alla Bard come studentessa di cinema. Eliza mostra uno dei suoi film sessualmente provocatori alla sua famiglia, tutti si sforzano di non mostrarsi colti alla sprovvista e, al contrario, tutti si complimentano per l'energia e la produzione. Alcuni dei lavori di Harold sono stati selezionati come parte di una mostra collettiva di docenti al Bard, ma Harold rifiuta di far parte di una mostra collettiva. Danny e Harold partecipano alla retrospettiva al MoMA di un amico e contemporaneo di Harold, L.J. Shapiro di maggior successo. Là né padre né figlio si sentono a proprio agio; Harold è colpito dal fatto che il mondo dell'arte lo ha dimenticato e se ne va. Danny incontra la figlia di Shapiro, la sua amica d'infanzia Loretta, ma è costretto a lasciare la mostra per inseguire Harold.

Per dirne una, a me è piaciuto molto di più questo film di Baumbach, rispetto al ben più acclamato Marriage Story (e pluri-candidato agli Oscar, fruttandone uno a Laura Dern). Seppure non sia un capolavoro, sembra uno di quei film che Woody Allen scriveva e dirigeva quando era ancora in sé. Grande cast, tutto in parte. Quasi due ore divertenti e non stupide.

To say one thing, I liked it a lot more this Baumbach, compared to the more acclaimed Marriage Story (and award-nominated for an Oscar, giving one to Laura Dern). While not a masterpiece, it looks like one of those films Woody Allen wrote and directed when he was still himself. Great cast, all in part. Almost two hours of fun and not stupid.

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