Come c'era da immaginarsi, adesso che il peggio sembra passato (anche se, come sapete tutti, in Italia rimane fino al 15 giugno l'obbligo di mascherina in questi casi, obbligo che molti sono restii a rispettare), l'offerta concertizia è alle stelle, ed è stato necessario applicare una spending review. Data l'età della band in questione, ed il fatto che li seguo dagli anni '70 ma che non li ho mai visti dal vivo, il concerto (forse meglio definirlo spettacolo) in questione rimane sulla lista del "da farsi", e quindi, in compagnia dell'amico Mazza, siamo al Geox di Padova, struttura dedicata che merita un plauso, visto che non sono poi così numerose quelle così, nel nostro Paese. Età media ovviamente intorno ai 50 se non oltre, ma "popolazione" esteticamente molto diversa da quella di questa occasione, seppur anagraficamente molto simile.
All'ingresso veniamo dotati di occhialini per il 3D. Lo spettacolo si basa, oltre che sulla musica della band tedesca, su spettacolari visual, appunto, in 3D, ovviamente in tema con le liriche (alcune rivedute, aggiornate e corrette). I quattro si presentano con una tuta a metà tra quelle da automobilista e quelle da astronauta, che ricordano anche il film Tron, ognuno davanti alla sua tastiera. La scaletta vede diverse medley, tra brani degli stessi album, e, seppur molto lunga (quasi 2 ore), ci ricorda tutti i grandi successi che, negli anni, sono stati capaci di scrivere: The Man-Machine, Autobahn, Radioactivity, Tour de France, Music Non Stop, Computer Love e le irresistibili Trans-Europe Express e The Robots: vi confesso che mi ritrovo a ballare seduto sulla poltroncina su alcune di esse. Per chi si fosse dimenticato dell'importanza dei Kraftwerk rispetto alla musica contemporanea, un necessario reminder, per chi lo sapeva già, un piacevole divertissement.
At the entrance we are equipped with 3D goggles. The show is based, in addition to the music of the German band, on spectacular visuals, in fact, in 3D, obviously in theme with the lyrics (some revised, updated and corrected). The four show up with a suit halfway between those of a motorist and those of an astronaut, also reminiscent of the movie Tron, each in front of his keyboard. The setlist includes several medleys, between songs from the same albums, and, although very long (almost 2 hours), it reminds us of all the great hits that, over the years, they have been able to write: The Man-Machine, Autobahn, Radioactivity, Tour de France, Music Non Stop, Computer Love and the irresistible Trans-Europe Express and The Robots: I confess that I find myself dancing sitting on the armchair on some of them. For those who have forgotten the importance of Kraftwerk compared to contemporary music, a necessary reminder, for those who already knew it, a pleasant divertissement.
2 commenti:
Va dritto nella lista dei concerti che ti invidio
L'invidia quella buona :)
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