Om det oändliga - Di Roy Andersson (2019)
Giudizio sintetico: da vedere (4/5)
Ricalcando la struttura dei suoi film precedenti, in particolare di Un piccione, il film consiste in una lunga serie di scene, o meglio di vignette, trentuno, qualcuna perfino con una narrazione che fornisce un contesto, di momenti nella vita di persone sconosciute o famose, attuali o nel passato.
Avendo pensato che il film precedente, la conclusione superba della trilogia "Living", fosse il suo capolavoro, ho dovuto velocemente ricredermi di fronte a questo (nella traduzione italiana, secondo me troppo pomposa) Sulla infinitezza. Ancora una volta Andersson riflette e fa riflettere sulla condizione umana con il suo modo surreale, comico, esistenziale, e fa centro, con un film che ti lascia a bocca aperta.
Having thought that the previous film, the superb conclusion of the "Living" trilogy, was his masterpiece, I quickly had to change my mind about this About Endlessness. Once again Andersson reflects and makes us reflect on the human condition with his surreal, comic, existential way, and hits the mark, with a film that leaves you speechless.
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