Ecco la risposta di Cristiano Godano alla domanda di questo post. Un grazie sentito alla nostra "inviata".
In passato tutta l’arte nelle sue diverse forme è sempre stata più o meno espressione di animi inquieti, ha dato voce ad un turbamento, e i grandi artisti della storia sappiamo essere stati in genere persone niente affatto serene, ma piuttosto sofferenti. Quindi probabilmente è vero che la sofferenza ispira l’arte. Però non so dirti perché sia così, forse banalmente perché quando una persona è felice e appagata non ha l’attenzione per esprimerlo che possa spingerlo a fare o pensare cose, ma semplicemente è preso dal vivere con pienezza quel momento. Però è anche vero, e con questo in parte contraddico quanto detto finora, che l’artista vive la sua ispirazione e l’impegno nella sua creazione artistica giorno dopo giorno, nel quotidiano, con un costante e assiduo lavoro di sperimentazione fatto di molte prove e tentativi. Lo stesso Nick Cave in un’intervista di un po’ di tempo fa ha voluto sottolineare proprio questo aspetto dell’artista se vogliamo lontano dall’immaginario comune del musicista rock dannato e maledetto, ma che condivido e sento molto vero.
Nick Cave ha affermato di essere una persona che ogni mattina come tutti si alza e va nel suo ufficio di registrazione a lavorare, componendo e provando i suoi pezzi. La mia creazione musicale è anche frutto di un labor limae quotidiano in cui con una preparazione meticolosa cerco di far emergere quello che ho dentro, riprendendo e modificando continuamente i vari pezzi prima di ottenere il risultato voluto e per me soddisfacente. Mi rendo conto che questo punto di vista non sia facilmente conciliabile con l’immagine che al pubblico piace avere dell’artista rock, ma è soprattutto grazie all’esperienza e al lavoro quotidiano che ho potuto maturare una crescita e una maggior consapevolezza artistica. Spero di averti risposto.
3 commenti:
e se avesse risposto semplicemente: no!
l
non sarebbe stato artista
vabbeh
tra npo' me diceva pure che timbrava er badge l'entrata e l'uscita e che a ll'una andava a mensa
se
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