No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20070927

tired

A volte si dice: stasera non esco, rimango in casa e mi rilasso, mi riposo proprio e vado a letto presto. Si, come no.

Ho cenato. Presto, troppo presto. Lo so, volete sapere cosa mangio. E io ve lo dico: farro freddo con pesto, fagiolini lessati con salsa indiana, macedonia di frutta (kiwi, ananas, mela, arricchita da uvetta, pinoli e sciroppo d'acero). Tutto preconfezionato. Da bere, un bicchiere di Coca Cola Zero.
Caffé della moka, equo e solidale.

Sul gabinetto ho letto su Internazionale gli articoli che la stampa estera ha dedicato al V-Day. Quello di Gerhard Mumelter, italiano di Bolzano ma residente a Roma che scrive per Der Standard, è talmente lucido che viene voglia di baciarlo e ringraziarlo. Non riesco a trovarlo in rete, ma per farvi un'idea leggetevi questo altro suo articolo, mentre critica il Corriere della Sera.
Poi al pc ho scritto la recensione che trovate qui sotto, ho aperto gmail ed ho trovato una mail di una ragazza del Costarica che mi dava delle dritte sui posti da vedere del suo paese. Mi ha dato la sua mail Victor, il messicano che conobbi in viaggio per Ushuaia, non so se vi ricordate. Le ho risposto, poi ho scritto di nuovo a Victor per ringraziarlo. In sottofondo, in onore dei 30 anni del mio co-blogger e del suo artista preferito, ho messo Highway 61 Revisited di Bob Dylan, ed è già al quarto giro. Ho 41 anni, 7 mesi e 3 giorni e non avevo mai ascoltato per intero questo album, e probabilmente mi sono sbagliato per tutto questo tempo.
L'importante, penso, è non porsi mai né limiti, né dogmi. Non è mai troppo tardi, si usa dire. E allora.

Non so. Sono stanco, e probabilmente è perchè mi sveglio tutte le mattine alle 6. A parte il sabato e la domenica. Però ho un dubbio. Forse mi ha stancato di più il fatto che è tutto il tempo che penso, dopo aver letto questo post, quello del 30 e lode, del mio co-blogger, se è giusto non fare bilanci, come facciamo noi, come dice Lafolle in quel post e come dissi io nel post per i miei 40 anni. Non fare bilanci è un po' il contrario di quello che si immagina dovrebbero fare le persone "responsabili", quelle "adulte". Non che sbaglino, per carità. Ma mi accorgo che non ci riesco. Non fa per me.

Tutte le volte mi viene in mente quel verso di Stelle buone, di Cristina Donà. Anzi, tutta la strofa. Immagino che il mio amore sia la vita stessa. E così le canto

Mio amore, ripiegate le labbra
e tornati al colore di prima
guardo fuori ed è l'alba
come fuggono le ore da qui
e ci dobbiamo salutare
c'è un'altra giornata d'amore da preparare

E vi dico tutto questo mentre ascolto Desolation Row (clicca), mica i Tokio Hotel!!

2 commenti:

monty ha detto...

anch'io sdoganai dylan con quel
disco, che resta il mio preferito
in assouluto, dello sgorbutico
artista americano. Una sola delle
nove canzoni del disco, pescata a caso,
avrebbe fatto di un qualunque
disco anonimo un capolavoro.
Dylan ne mette in fila nove.

Per il resto ale, di serate così
purtroppo ne ho messe in fila
diverse, in genere non trovo così
bene le parole per descriverle.

Anonimo ha detto...

Ho letto un po' il tuo blog.
E' stato un piacere e volevo dirtelo.