Giudizio sintetico: si può vedere
Documentario che racconta la nascita dello Zephir Skating Team, gruppo di adolescenti, quasi tutti provenienti da famiglie problematiche, surfers in erba, che crebbero a Dogtown, un quartiere degradato di L.A., tra Santa Monica e Venice. Dotatissimi anche per lo skateboard, i ragazzi, soprattutto Tony Alva, Jay Adams e Stacy Peralta (esattamente lo stesso che ha diretto questo documentario), rivoluzionarono lo stile e il modo di concepire lo skateboard, ‘’inventando’’ quello moderno.
Coadiuvato da Craig Stecyk (fotografo che segui’, esalto’, e creo’ la leggenda degli Z-Boys) nella sceneggiatura, Peralta (che ha collaborato alla sceneggiatura del film in arrivo ‘’Lords of Dogtown’’ di Catherine Hardwick – Thirteen, 13 anni – sulla stessa storia, ed ha, pare, un film tutto suo in arrivo, ‘’In Search of Captain Zero’’ con Sean Penn) realizza un ottimo documentario, nel quale mischia belle immagini di repertorio, interviste ai protagonisti invecchiati (bene o male, dipende e lo vedrete) ma anche a personaggi noti nel mondo della musica (Henry Rollins, Ian McKaye, Jeff Ament), fan di skateboard, e anche a campioni di skateboard degli anni seguenti.
Bello anche l’approfondimento iniziale sul quartiere e sulle origini della zona di surf, interessante l’analisi sociologica e tecnica dello skate. Ottimo per capire la portata di un fenomeno da noi un po’ sottovalutato. Colonna sonora composta da grandi classici rock.
PS nella versione originale la voce narrante e’ di Sean Penn.
No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.
20070911
surf's up
Dogtown and Z-Boys – di Stacy Peralta 2005
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