No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20080110

il mio nome è myers, michael myers


Halloween: The Beginning - di Rob Zombie 2008


Giudizio sintetico: si può perdere


Una specie di prequel di uno dei più famosi e celebrati horror di tutti i tempi. Michael Myers è un bambino disturbato, che cresce in una famiglia sbandata. La madre che gli vuole tanto bene è una bella spogliarellista, e presta il fianco agli sfottò del bimbo da parte dei bulletti della scuola. Il patrigno è un buono a nulla alcolizzato che lo prende continuamente in giro. La sorella grande è un'adolescente con i primi pruriti sessuali e lo disprezza. I compagni di scuola, come già detto, lo sfottono pesantemente o lo evitano. E lui si rifugia continuamente dietro alle maschere da carnevale, anzi, da Halloween, cova l'odio e una pericolosa patologia schizofrenico-omicida, si esercita intanto uccidendo animaletti domestici. Poi, ad un certo punto, proprio quando il dottor Loomis lo sta per prendere in cura, il vaso trabocca, ed inizia il massacro. Viene rinchiuso in un manicomio criminale, il dottor Loomis lo segue e quasi ci si affeziona (e poi ci scrive sopra un libro col quale fa tanti soldi), finchè un bel giorno, mentre lo stanno trasferendo, Michael, che non parla ormai da 15 anni, fugge.


Non pensavo fosse possibile, per me, parlare male di un film che si apre con le note di God Of Thunder nella versione originale dei Kiss (pezzo che lanciò la band del regista, i White Zombie, che ne eseguirono una buona cover), eppure mi tocca. Zombie è un artista multimediale, autore di fumetti, mente piuttosto geniale, col gusto del trash, dello splatter e, of course, dell'horror, e quindi presumibilmente adatto. Indovina abbastanza la prima parte, tratteggiando e contestualizzando la "nascita" del mostro, anche se neppure questa prima tranche è perfetta, poi si perde nel rituale degli omicidi in serie, azzecca qualche scena a livello di tensione, ovviamente dissemina la pellicola di grande musica rock, di citazioni da appassionato (i film alla tv, grandi classici soprattutto fantasy e horror), usa la macchina da presa con sapienza, ma il succo è, alla fine, insapore. Ed è un peccato, perchè in fondo il suo (atteso, da me e da molti) debutto, La casa dei 1000 corpi, fu una bella sorpresa horror.


Cast soporifero, dove neppure la bella Sheri Moon (moglie onnipresente di Zombie), Danny Trejo e Malcolm McDowell riescono ad innalzare il livello globale.


Peccato.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Jumbolo, sarei curiosa invece di leggere un tuo commento sulla trilogia di Saw - L'enigmista. Ovviamente a me è piaciuta da morire. Ciao

jumbolo ha detto...

ciao Kassiopea, ho visto solo il primo episodio e non mi piacque, per cui non sono andato a vedere gli episodi seguenti. se riesco a trovare la recensione di quello la ripubblico, per il resto non ti posso accontentare. grazie comunque per aver scritto.
ciao!

BenSG ha detto...

Mmm... ma no, dai, sei troppo crudele! Da grandissimo amante di Carpenter personalmente questo remake non mi è dispiaciuto affatto, anzi! Vabbè, quando si tratta di rifacimenti è facile dividere...

Ciau!


BenSG

jumbolo ha detto...

beh a me fa piacere che zombie sia apprezzato, mi piace e mi è sempre piaciuto il personaggio. però mi aspettavo di vederlo crescere di film in film. qui alla fine mi è sembrato un po' frenato.

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)