No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20080106

onde anomale


Onde - di Francesco Fei 2006


Giudizio sintetico: da vedere


Francesca (Anita Caprioli) è una bella ragazza con una grossa voglia sul viso. Vive a Genova con la sua migliore amica Marina (Marina Remi), che è tutto quello che lei vorrebbe essere: libera. Un giorno Francesca conosce Luca (Ignazio Oliva), un musicista d'avanguardia cieco, e ne rimane affascinata. Si sviluppa una storia d'amore contrastata, soprattutto dalle insicurezze di Francesca. Poi Luca viene contattato da Alex (Filippo Timi), un artista visuale che ha sentito le cose di Luca ed è interessato ad usarle per i suoi lavori, e la faccenda si complica ulteriormente.


Avvertenza necessaria: questa recensione potrebbe risultare falsata da due fatti innegabili. Il primo, una delle attrici è mia amica. Il secondo: alcune (poche, ma significative) scene del film sono state girate dove vivo e riprendono il posto dove lavoro. Detto questo, cercherò il più possibile di risultare equilibrato.


Fei viene dagli spot e dai videoclip, ed ha fatto una scelta coraggiosissima per esordire nel cinema dei lungometraggi. Doppiamente. Ha scelto produzione e distribuzione indipendente, e questo lo ha lasciato libero di lavorare senza ingerenze, ma lo ha fortemente penalizzato nell'esposizione. Ecco perchè i pochi che hanno visto questo film, lo hanno visto nelle grandi città e soprattutto per il passaparola. Oppure in dvd.

Inoltre, ha scelto di raccontare una storia atipica e soprattutto, ha scelto la qualità. A livello tecnico/visivo, questo è uno dei migliori film visti negli ultimi anni in Italia. Complice la padronanza del mestiere del regista, certo, ma sicuramente anche risultato di importanti sforzi economici (in negativo): da quel che si sa, tutto il cast e la troupe non è che abbiano guadagnato grandi cifre da questo lavoro.


Veniamo al giudizio critico. Fei, come già detto poco fa, riesce ad affascinare lo spettatore con la tecnica e la qualità dell'immagine. I movimenti di macchina sono intriganti e coraggiosi, le location sono migliorate sia dalla splendida fotografia, sia dalla ricerca del particolare intrigante e dal posizionamento della macchina da presa, che rende sempre suggestiva ogni inquadratura (perfino quella della fabbrica a ridosso della spiaggia, bellissima, o della cima della montagna piena di ripetitori). Gli attori sono bravi e rendono bene. Spiace dirlo, ma per un film di questo spessore ci aspettavamo una sceneggiatura formidabile, ed invece è forse qui che manca qualcosa. Certo, se fosse stato anche scritto divinamente, avremmo dovuto gridare al miracolo. Quindi potremmo accontentarci, ma la stima verso il regista ci impone di parlarne. Gli argomenti sono importanti, e l'approccio è pragmatico, soprattutto mai retorico verso l'handicap dei due protagonisti. Sono forse i due personaggi principali che risentono nel loro complesso di una scrittura un po' vaga, che lascia spazio all'immaginazione dello spettatore, ma che subiscono gravemente l'entrata nella storia dei loro rispettivi alter ego (Marina per Francesca, Alex per Luca). Qui ci rimane un dubbio, e cioè se questa cosa non possa dipendere dalle caratteristiche degli attori: chissà cosa ne sarebbe uscito a parti invertite, per tutti e due i caratteri, maschili e femminili. Ad ogni modo, anche il montaggio che pare voler essere sfasato cronologicamente, alla Iñarritu, ma non si fa capire bene (altro piccolo difetto), non riesce a nascondere qualche timidezza dello script. Così come il commando di sabotatori di telecamere, che alla fine risulta poco più che fine a se stesso, non riuscendo ad approfondire la critica al controllo della privacy.

Due parole anche sull'uso della musica, dosato e sapiente, ma del resto non poteva certo essere altrimenti. Certo è che anche i rumori di fondo sono usati ottimamente, e a volte diventano protagonisti.


Il giudizio finale rimane comunque positivo; anzi, speriamo proprio di rivedere sia altri lavori di Fei, sia i quattro attori all'opera più spesso, al di fuori dalle logiche parentelari che, ci pare, tengano banco nella penisola. Un applauso convinto da un fan del cinema.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

ma dai, ma c'è Timi? era in compagnia col mio capocomico.
ma mica lo sapevo, l'ho perso da pirla sto film....
riparerò.com'è piccolo il mondo.

Anonimo ha detto...

ma dai, ma c'è Timi? era in compagnia col mio capocomico.
ma mica lo sapevo, l'ho perso da pirla sto film....
riparerò.com'è piccolo il mondo.

Anonimo ha detto...

Ma tu come hai fatto a vederlo? E' introvabile!

jumbolo ha detto...

in dvd. prova a vedere se sul sito del film c'è qualche info in più http://www.ondefilm.com/movie.html

jumbolo ha detto...

altrimenti qui http://www.webster.it/c_power_search.php?shelf=MIT&q=onde&submit=Invia

lo da in uscita domani