No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20070407

why


Puntata interessantissima questa sera di Gaia, naturalmente su Rai3. Un ottimo motivo per non uscire di sabato. Condotta come al solito dal fortissimo Mario Tozzi (nella foto), per quel che so apprezzato da tutti e simpaticissimo. Nella puntata di stasera, alcuni appassionati avranno capito quello che forse non sapevano, e cioè che Tozzi è vegetariano. Univa questo spunto ad una specie di viaggio nel campo dell'alimentazione, a tutto tondo.


Una delle obiezioni degli anti-vegetariani è quella che "l'uomo è sempre stato mangiatore di carni", la risposta dei vegetariani è che non è vero, anzi. In effetti Tozzi accredita la tesi che l'uomo nasce raccoglitore, e quindi vegetariano, poi, evolvendosi, diventa prima "opportunista" consumando carcasse, poi evolvendosi a livello di intelligenza, strategia e tattica, diventa cacciatore, fino a divenire il cacciatore più temibile. Pian piano quindi, l'uomo è divenuto carnivoro. Conserva però una bocca e un impianto dentale decisamente non da predatore, e anche un apparato digerente non perfettamente progettato per le carni. Questo per chiarezza.


Da esperto quale è, Lafolle da queste pagine si è più volte interrogato sulla validità della scelta vegetariana, e magari molti di voi anche sulle ragioni. Essendo io vegetariano da ormai 11 anni, volevo dare delle risposte, ma avendole in parte dimenticate, e avendo poca voglia di illustrarle soprattutto per non sembrare un fanatico, non l'ho mai fatto. Questa sera guardando Gaia e Mario Tozzi, che ha ribadito i concetti che mi hanno convinto a suo tempo, mi è venuta un'idea. Ho cercato in rete quei concetti, espressi proprio da lui, e adesso sono qui a postarveli.


Vorrei chiarire che non si tratta né di una crociata, né di un tentativo di convincimento. Solo un post esplicativo, e niente più. Ecco qua un copia incolla (tratto dal sito http://www.calabrianimalista.org/vegetariani5.html )


Mario Tozzi e il vegetarismo (Tratto da Felisopus.it)


Preciso subito che la mia scelta non è ancora integrale: non mangio più carne, né derivati da almeno due anni; non mangio più crostacei e sto abbandonando il pesce con gradualità (come ho fatto con la carne). Si tratta di una scelta personale che non implica guerre di religione, né motivi religiosi, ma solo coscienza e un po' di scienza.

Non mangio più carne perché per allevare animali si disboscano foreste intere da lasciare a pascolo o per coltivare cereali per bovini.

Non mangio più carne perché spesso per coltivare mais per i bovini si fanno morire gli uomini.

Non mangio più carne perché l'allevamento consuma acqua, suolo e risorse in misura molto maggiore di quante ne produca.

Non mangio più carne (o crostacei e, alla fine, pesci) perché non mi va di pensare che qualche vivente soffra, sacrifichi la sua intera esistenza e muoia per causa mia; e io ce la faccio benissimo con tutto il resto.

Non mangio più carne perché il suo abuso (qualcuno dice anche l'uso) fa male: cancri del colon, malattie cardiovascolari e diabete.

Non mangio più carne perché gli allevamenti intensivi di animali mi fanno orrore.

Non mangio più carne perché non è così naturale che gli uomini ne mangino (eravamo prede, noi, non predatori, al massimo carogne e midolli di animali morti per caso).

Non mangio più carne perché ho sempre amato i gatti.


Mario Tozzi


Sono praticamente le ragioni che mi hanno convinto, a parte le ultime due. Altri motivi, non dico convincenti, ma almeno interessanti, anche per voi che non siete vegetariani, li trovate in rete, sui siti citati, su altri, su libri, sui giornali. Questo è uno che mi ha colpito particolarmente


si risparmia più acqua rinunciando a mezzo chilo di manzo che a non fare la doccia per un anno (John Robbins The Food Revolution)


Ribadisco, per chiudere: nessun intento di convincimento o di proselitismo, nessun dubbio sul fatto che alcune pietanze di carne e di pesce non siano assolutamente deliziose, squisite e nutrienti, niente di tutto questo. Solo informazione.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Per me l'argomentazione decisiva è quella dell'utilizzo delle risorse - ulteriori dati li trovate qui. Il pesce, almeno, sarebbe appena più sostenibile, se la pesca fosse gestita correttamente.

(Per inciso, a me la carne piace ma ne mangio pochissima, solo quando capita)

Anonimo ha detto...

..ma se smettiamo di mangiare carne....che fine faranno tutti gli animali degli allevamenti intensivi?...se continuassero a riprodursi...a breve saremmmo invasi di mucche e polli.....

...scenari da blob..

jumbolo ha detto...

E' una giusta osservazione quella di cinaho. Parlo della mia scelta: è un segnale, e in cuor mio non spero che tutti diventino vegetariani, ma spero solo che le persone prendano coscienza del fatto che c'è qualcosa che non va nella gestione delle risorse. Gli animali non vanno allevati intensivamente, ed è giusto che si torni ad una gestione oculata della carne da macello. La caccia va regolamentata e l'uomo deve tendere a non alterare l'equilibrio (vedi il proliferare di volpi, cormorani da fiume, ecc ecc ecc).