No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20080410

anna (dai capelli rossi)


Anna Karenina - di Lev Nikolaevič Tolstoj - Adattamento di Tauras Cizas - Regia di Eimuntas Nekrošius


Qualcuno si ricorderà di come è nata questa specie di "sfida", qui. Il lituano Nekrosius (un nome molto death metal) è considerato uno dei massimi registi del teatro contemporaneo, per cui un'occasione da non perdere, sotto casa e con sconto per dipendenti (della società per cui lavoro). 5 ore di durata (perfettamente rispettate, inizio ore 19,08, termine ore 00,05) con due intervalli, la messa in scena è visivamente accattivante; è bello l'allestimento (il fondale ha due aperture ad arco, il colore è quello di una roccia, in alto delle installazioni che paiono decisamente nidi, sedie antiche, tavoli e una scala, anch'essa in finta roccia), sono sobrie ma decise le luci, curioso il gioco di luce che si crea con l'uso saltuario di specchi in scena, belle le musiche di sottofondo che sottolineano i passaggi drammatici.

Gli attori, ad un profano come me, risultano esageratamente sopra le righe, troppo teatrali e pure troppo circensi; in effetti, qualche anticipazione citava più volte il circo tra le influenze del tetaro di Nekrosius, ed è vero che spesso le sottolineature di alcuni personaggi stanno a metà tra il circo e la schizofrenia. La storia, un po', ne soffre, risulta spezzettata e la storia avanza a strattoni. Il risultato è spesso pesante, nonostante si evinca chiaramente che c'è il tentativo di creare qualcosa di unico, ci siano momenti intensi (le parti di alcuni dialoghi particolarmente drammatici) e diverse trovate piuttosto genialoidi e simboliche (gli occhiali, il treno rappresentato da enormi cilindri/orologi/tamburi, la scena d'amore tra Vronskij e Anna, la scena finale con il tram rappresentato da un uomo col cappotto aperto e due fanali dentro, il personaggio che rappresenta il destino, tra l'altro con una faccia e un fisico straordinario, Alfonso Postiglione).

Magari la prossima volta, con qualcosa di più "snello", si può ritentare.


Qui un paio di recensioni che, mi sono quasi stupito, rispecchiano il mio pensiero sullo spettacolo:



Nella foto, il regista.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

sai che lo attendo... arriva anche qua tra poco.
la durata cmq è sempre lo stesso problema... va anche detto che sabato scorso mi sono annoiato per una cosa che dura poco più di un'ora : )

comunque non può essere peggio della lettura della parte centrale di anna karenina, quella sui contadini tipo...

nulla può superare quello, nulla.
due palle assurde. : )

hey guarda che una valida alternativa c'è... basta venire in trasferta! : )
Mau

Anonimo ha detto...

questa cosa del circense mi spaventa assai e mi schifa un po'.
mi schifa molto.
vedrò.
mau

jumbolo ha detto...

nello spettacolo però, la cosa dei contadini non mi è affatto dispiaciuta sai?

Anonimo ha detto...

sono curioso infatti... qualla parte nel libro è narcolessia a inchiostro...
poi sai.. io ci vado per rubacchiare, vedo che spesso da uno spettacolo come questo nascono idee... poi a me interessa il lavoro sul palco, i movimenti e come viene occupato lo spazio. con la recitazione se non è più che vera mi smarono subito.

"non recitare, dillo"

a recitare son buoni tutti. e a non recitare che son cazzi, per questo appena vedo circense corro ai ripari.

sai su 5 orazze di spettacolo io mi porto via sopratutto le immagini, frammenti.

che bella cosa che è il teatro, cazzo.
tienici aggiornati sulle tue visioni : )

(poi c'ho un progettino nuovo...)
Mau

Anonimo ha detto...

l'ho visto pochi giorni fa a napoli con madama
l'ho trovato oltre che idiota anche offensivo, alla prima scena credevo di voler morire
a vedere il treno a orologio volevo sputargli in faccia al regista
vedere anna interpretata da una donna che in fondo era anche cessa mi è parso incomprensibile

credo di averlo odiato
per quanto vale, lo sconsiglio a tutti

ndruglio

jumbolo ha detto...

il dono della sintesi non è da tutti
ndru lo ha e lo è

onorato di un tuo commento

Anonimo ha detto...

Ale, perdonami ma è già la seconda volta che ti leggo onorare qualcosa che di sicuro non vale l'attenzione di nessuno, anzi!
tralasciando la prima, questo lo chiamiamo dono della sintesi? pensaci per favore, davvero... perchè allora ce l'ha anche Gasparri...
scusa, ma non accetto un commento di questo tipo e sopratutto non capisco come tu possa esserne onorato.
ripeto: questo non è avere il dono della sintesi, mi spiace. questo è cassare senza argomentare, chiacchere da bar dello sport.
state a casa a guardare il wresling.

mau