Un amico di cui mi fido molto a livello musicale mi aveva caldeggiato il concerto sabato scorso, era presente anche il mio co-blogger. Ringrazio quindi pubblicamente, per quel che può valere, su questo blog, il filosofo Provinciali che mi ha consigliato questo disco del ferrarese Vasco Brondi, in arte Le luci della centrale elettrica. E' un disco che stupisce e incanta, e ne parlano già tutte le cosiddette (usavo cosiddette anche prima di scoprire la pagina my space di Brondi, giuro) riviste specializzate, anche quelle che solitamente non leggo. C'è dentro di tutto, da Capossela a Rino Gaetano, i testi fanno anche molto ridere (e non solo) e sono imperdibili, la musica non è il massimo dell'originalità ma c'è quel non so che di affascinante.
E' una nuova produzione di Giorgio Canali, e spesso questo vuol dire molto: qui senz'altro. Ascoltatelo alla svelta perchè potreste rimanere indietro. Un mezzo genio. Se non amerete alla follia Per combattere l'acne e Produzioni seriali di cieli stellati potrete chiedermi il rimborso.
Le luci della centrale elettrica - Canzoni da spiaggia deturpata
Nessun commento:
Posta un commento