Lapalissiano (come si dice dalle nostre parti, Monsieur Lapalisse era quello che 15 minuti prima di morire era sempre vivo) il ragionamento del Direttore di Internazionale sul numero in edicola da oggi.
La settimana
Percezione
La scorsa settimana abbiamo detto che Georges Simenon era francese. Scriveva in francese, ha vissuto buona parte della sua vita in Francia, il suo successo è cominciato quand'è arrivato a Parigi. Spesso si pensa che fosse francese. Ma non è vero: Simenon era belga. "Percezione" è una parola che va di gran moda, oggi. Viene usata per dire che l'impressione, la sensazione, l'immagine soggettiva che uno ha della realtà possono essere tenute in considerazione almeno quanto la realtà stessa. In nome del rispetto delle singole sensibilità. Così, indagare e descrivere la realtà diventa un esercizio inutile. Le statistiche dicono che i crimini sono in calo? Non importa, perché la "percezione" dell'aumento dell'insicurezza è reale quanto il reale aumento della sicurezza. E questo giustifica che se ne tenga conto con provvedimenti legislativi sproporzionati. Ma al di là della percezione, il punto è che Simenon era belga, non francese. E dire il contrario è semplicemente sbagliato.
- Giovanni De Mauro
3 commenti:
poi sono io quello contorto.
bastava scrivere che tutto è relativo.
: )))))
Mau
anche jacques brel è belga!
diciamo che il belgio batte la francia due a zero!
(lo so che il post ha un'altro oggetto , ma mi piaceva dirlo!)
Mau, ma lui infatti è Direttore. Per dire, basta vedere gli editoriali di Scalfari la domenica...una martellata sull'alluce fa meno male....
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